Intel in difficoltà di fronte alla storica decisione di Microsoft di utilizzare processori Arm nel suo prossimo computer? In passato non sarebbe stato possibile immaginare qualcosa di diverso dalla formula Wintel. E oggi?
Paul Otellini, Ceo di Intel, fa sapere che quanto sta accadendo non mette in crisi i rapporti tra le due aziende. Eppure è un chiaro segnale di un ritardo di Intel nel rispondere alle nuove esigenze dei tablet in termini di tecnologia di base.
I processori Arm vengono al momento considerati i più adatti per supportare dispositivi di questo tipo. Tempo al tempo – afferma Intel – non si corre nessun rischio di essere esclusi dalla opportunità che possono essere innescate dalla domanda dei tablet che, come previsto da Idc, dovrebbe raggiungere nel 2011 un numero di vendite globali pari a 44 milioni di unità, una crescita quasi tre volte superiore a quella che viene stimata possa essere il numero di tablet che sono stati venduti nel 2010 (circa 17 milioni).
Nel momento in cui Microsoft renderà disponibile la versione Windows per tablet avremo messo a punto le nuove versioni di Atom che saranno in grado di competere con i processori Arm. Per Intel non vi è alcun dubbio che la propria architettura continuerà a essere l’architettura di riferimento Microsoft anche sul nuovo fronte tecnologico determinatosi con l’introduzione dell’iPad.
Il porting di Windows su una nuova architettura – è la tesi di Intel – comporta per Microsoft ingenti investimenti per risolvere problemi di incompatibilità del proprio software. E si ribadisce che Windows continuerà a funzionare meglio su Intel. Certo, il tablet, in termini di unità vendute è poca cosa rispetto al mercato Pc, ma occorre prestare attenzione alla progressione tendenziale prevista da Idc che ipotizza per il 2012 più di 70 milioni di pezzi venduti.
E Gartner aggiunge benzina sul fuoco affermando che nel 2014 il tablet sottrarrà al Pc circa il 10% di quota di mercato.