Ma mi facebook il piacere!

Il “libro delle facce” ovvero l’ormai mitico Facebook ha compiuto sei anni. Ai miei tempi, ormai lontanissimi, chi compiva sei anni veniva chiamato remigino perché si sarebbe affacciato al mondo scolastico, iniziando le scuole elementari che, tanto tempo fa, iniziavano il Primo di Ottobre, in cui si festeggia San Remigio, da cui il soprannome.

Mi viene allora in mente il sapore dell’ingenuità, della spensieratezza, della leggerezza di un bambino che iniziava con timore e passo incerto il lungo cammino della vita.

Invece in questi tempi informaticamente e tecnologicamente convulsi, sincronizzati sull’orologio dei terabytes e dei gigahertz, compiere sei anni vuol dire avere fatto un bel tratto di cammino, soprattutto per un’azienda come Facebook che ha imboccato per prima un percorso sconosciuto e affascinante, che ha cambiato le abitudini di milioni di persone.

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Chissà se Mark Zuckerberg, inventore di questo popolarissimo social network, ipotizzava il successo che è stato, quando anni fa cominciò a sviluppare la sua creatura nella sua piccola stanza da studente ad Harward, prendendo spunto dai classici album scolastici dove vengono ritratti i singoli studenti, tipici del mondo scolastico statunitense?

Io non credo, penso sia stata una sorpresa anche per lui, anche se la sua storia fa tanto “sogno americano”, visto che a venticinque anni si ritrova ricchissimo e famosissimo.

Sarà però ancora vera gloria, quando il bambino, anche se estremamente precoce, sarà cresciuto e diventerà maggiorenne? Difficile pensare il contrario, considerato che proprio in questi giorni del suo genetliaco ha raggiunto i 350 milioni di utenti nel mondo e veleggia con il vento in poppa verso i 400, una cifra incredibile pensando che corrisponde a più del 5% della popolazione del nostro globo terracqueo!

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In Italia, dove la chiacchiera in tutte le salse impera, pare che ora siano registrati 18 milioni di utenti, una cifra ancor più sorprendente se si pensa che ad Agosto dell’anno scorso eravamo 10 milioni e un anno prima solo 600mila. Che è successo? Chiunque sia capace di leggere e scrivere del nostro belpaese vanta un profilo e una lista di amici che lievita a vista d’occhio? Chissà!

Le prime critiche in arrivo dagli States in termini di limitazione della privacy e dei rischi sulla “sovraesposizione mediatica”, la messa in guardia di qualche esperto della sicurezza sui pericoli del malware e dello spam che sfrutteranno sempre di più il social network per diffondersi malandrinamente faranno da diga alla sua inarrestabile ascesa? Chissà! Ma forse, ancora una volta, confondiamo strumento con obiettivo.

Siamo carne e sangue, emozioni e sensazioni, una volta c’era la piazza del paese ed ora Internet, forse nulla è cambiato, in fondo. Scusate ora se vi lascio, ma debbo andare in facebook con urgenza: dopo aver organizzato la cena con i compagni dell’università, poi quella con i compagni del liceo, poi ancora con quelli delle medie mi è venuta voglia di andare a cercare i compagnucci delle elementari.

Remigini, a me! Meditiamo, gente, meditiamo… 🙂

Tratto dall’editoriale della Newsletter di DMO!

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