VMware rafforza le basi del cloud computing

Una piattaforma rinnovata per garantire prestazioni ed efficienza “su scala cloud” ad aziende e service provider

VMware, leader globale nelle soluzioni di virtualizzazione dal desktop al data center e al cloud, ha annunciato VMware vSphere 4.1, la nuova versione della propria piattaforma per la virtualizzazione, accompagnata da un ampliamento del portafoglio di soluzioni dedicate alla gestione della virtualizzazione. Ancora una volta, VMware è il punto di riferimento nel settore della virtualizzazione, abbinando scalabilità ad alti livelli e prestazioni ulteriormente migliorate a nuove funzionalità di gestione, per offrire la più potente base esistente per le infrastrutture cloud.

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“A livello strategico, la virtualizzazione server rappresenta un punto di svolta nella modernizzazione dell’IT, che cambierà il modo di acquisire, utilizzare, gestire, reperire e pagare le risorse. La virtualizzazione modificherà anche il modo di innovare e crescere in termini di business,” ha affermato Thomas Bittman, VP Distinguished Analyst di Gartner. “Se adottata in modo mirato, la virtualizzazione server può apportare dei cambiamenti fondamentali in grado di guidare un’azienda sulla strada del cloud computing pubblico e privato.”

Il cloud computing rappresenta un nuovo modello per lo sviluppo, l’erogazione e il consumo dei servizi IT. La virtualizzazione VMware permette ad aziende e service provider di gettare le basi del cloud computing aggregando un pool flessibile di risorse IT, che risulta accessibile on-demand, mentre tecniche di automazione e di gestione basate su policy ne incrementano l’efficienza. VMware vSphere 4.1 e la gamma di prodotti vCenter costituiscono il punto focale per clienti e service provider intenzionati a realizzare ambienti cloud pubblici e privati. Come tale, queste tecnologie hanno già suscitato l’interesse di un ampia rete di partner, che supportano ed estendono tale base.

“La virtualizzazione occupa una posizione sempre più centrale all’interno della strategia IT come elemento fondamentale delle moderne infrastrutture e come punto di partenza del cloud computing”, ha dichiarato Raghu Raghuram, Senior Vice President e General Manager, Virtualization and Cloud Platforms di VMware. “Come leader di mercato, VMware vSphere sta ridefinendo l’aspetto economico dell’IT, aiutando i clienti a raggiungere i livelli di utilizzo e automazione su cui poggia la promessa del cloud computing”.

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VMware vSphere 4.1 fa evolvere le basi del cloud computing

Grazie a nuove funzionalità per la gestione della memoria e all’ampliamento del pool di risorse, VMware vSphere 4.1 accelera l’evoluzione dei datacenter e dei service provider verso gli ambienti di cloud computing, definendone le caratteristiche standard più importanti:

Pool di risorse due volte più ampi con il triplo della potenza di gestione. Già affermatasi come la più potente piattaforma di virtualizzazione sul mercato, VMware vSphere 4.1 include sensibili miglioramenti in termini di scalabilità consentendo ai clienti di aggregare il doppio delle risorse IT all’interno di un medesimo pool. VMware vCenter Server è ora in grado di gestire fino a 10.000 virtual machine (VM), il triplo rispetto alla versione precedente.

Fino al 25% delle prestazioni in più e applicazioni a costi ridotti. Con l’aggiunta di una nuova tecnologia di compressione della memoria, VMware vSphere 4.1 salvaguarda le prestazioni dei sistemi sottoposti a forti carichi di lavoro portando a un aumento delle prestazioni pari al 25% rispetto alle implementazioni precedenti. La compressione della memoria contribuisce anche a incrementare il rapporto di consolidamento di vSphere. Quelle che erano già le più alte percentuali di consolidamento del mercato sono state quindi ulteriormente incrementate in modo da ridurre il costo delle singole applicazioni sostenuto dai clienti, un parametro essenziale per calcolare il valore restituito dalla virtualizzazione.

Migrazione delle macchine virtuali cinque volte più veloce per una maggiore rapidità. I miglioramenti apportati in termini di velocità e scalabilità a VMware vMotion portano a una maggiore reattività e disponibilità della piattaforma, permettendo di migrare le virtual machine fino a cinque volte più velocemente e gestire fino a otto eventi vMotion concorrenti per sorgente.

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Nuovi controlli I/O per storage e reti per livelli di Quality of Service garantiti. VMware vSphere 4.1 introduce nuovi controlli che allocano dinamicamente le risorse storage e di rete destinate alle varie VM secondo le priorità di business, proprio come il Distributed Resource Scheduler (DRS) gestisce le risorse di calcolo tra i vari cluster e pool VMware vSphere. Le funzionalità di I/O storage e di rete di VMware vSphere forniscono un controllo granulare sulle modalità con cui le applicazioni accedono alle risorse storage e di rete condivise. Gli amministratori possono così definire le priorità QoS di ciascuna virtual machine e lasciare che VMware vSphere 4.1 si occupi di gestire automaticamente la conseguente allocazione delle risorse.

Aumento delle prestazioni attraverso l’integrazione aperta con gli ambienti storage. VMware vSphere 4.1 supporta già un numero di sistemi operativi, dispositivi, applicazioni e service provider superiore a quello di qualsiasi altra piattaforma di virtualizzazione. Con l’introduzione di nuove API storage per l’integrazione degli array, VMware vSphere 4.1 si integra perfettamente con i partner VMware specializzati nello storage per aumentare l’efficienza e le prestazioni della piattaforma negli ambienti cloud.

Aumentano le soluzioni per la gestione e i modelli di licenza per gli ambienti cloud

VMware vCenter aiuta i clienti a ridurre ulteriormente la complessità dei loro ambienti IT aumentandone l’efficienza operativa attraverso la gestione attraverso policy delle attività di provisioning, deployment e ottimizzazione delle prestazioni. VMware ha arricchito il proprio portafoglio di soluzioni per la gestione in modo da ottenere un set completo in grado di automatizzare l’amministrazione dei sistemi virtualizzati dinamici. Le ultime novità presentate da VMware comprendono:

VMware vCenter Configuration Manager (già EMC Ionix Application Stack Manager e EMC Ionix Server Configuration Manager) garantisce il rispetto delle policy definite e evita la diversificazione delle configurazioni automatizzandone le attività manuali sulle unità server e workstation fisiche e virtuali.

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VMware vCenter Application Discovery Manager (già EMC Ionix Application Discovery Manager) traccia in modo rapido e preciso le dipendenze applicative per accelerare gli spostamenti nei datacenter, pianificare con certezza i consolidamenti infrastrutturali e virtualizzare le applicazioni business-critical.

VMware ha inoltre presentato un nuovo modello di licenza per virtual machine dedicato alle soluzioni di gestione VMware vCenter, che allinea i costi al numero di virtual machine gestite anziché a quello di unità hardware fisiche.

Grazie al fatto che la virtualizzazione e il cloud computing si stanno affermando come modelli prevalenti di infrastruttura IT, la virtual machine sta rapidamente diventando l’elemento di misura standard dei deployment infrastrutturali.

In un ambiente virtualizzato, la configurazione hardware è frutto di un’astrazione e viene modificata frequentemente a causa delle migrazioni delle virtual machine all’interno dei datacenter, complicando pertanto le licenze basate sull’hardware.

Il nuovo modello di licenza VMware basato sulle virtual machine offre invece ai clienti un migliore allineamento tra i costi del software e i vantaggi ottenuti e ne supporta meglio l’esigenza di spostare gli ambienti IT tra configurazioni hardware differenti, comprese quelle con CPU multiple, senza incorrere in costi supplementari. Questo nuovo modello di licenza entrerà in vigore il 1′ settembre 2010 solamente per i prodotti VMware vCenter.