VMware: l’IT alla velocità del business

Soddisfare l’aumento esponenziale delle aspettative, espresse dalle varie aree di business aziendale, in termini di tempistiche è diventato ormai insostenibili per le strutture IT più tradizionali

Questo, in estrema sintesi, è il risultato riferito al 65% dei decision maker IT, intervistati a livello EMEA per conto di VMware dalla società di ricerca Vanson Bourne, che riconoscono un ritardo pari a circa cinque mesi tra il momento della richiesta di nuove funzionalità e la loro effettiva disponibilità.

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VMware vForum 2014

Come ha spiegato Alberto Bullani, regional manager Italia di VMware, aprendo l’annuale manifestazione vForum tenutasi a Milano, nell’era del mobile gli utenti aziendali richiedono nuovi servizi e applicazioni, cambiano il modo di operare e sollecitano nuovi modelli con cui l’IT possa erogare valore per il business.

Attualmente, invece, il disallineamento tra business e IT tradizionale ha delle conseguenze negative in termini di prestazioni aziendali e di competitività sul mercato.

“Noi siamo al fianco dei clienti nel processo di trasformazione verso una software defined enterprise, – ha proseguito Bullani nel successivo incontro a margine dell’evento – che permetterà di estendere il valore della virtualizzazione all’intero ambiente IT e di applicare un livello di innovazione senza precedenti nel raggiungimento degli obiettivi di business”.

Software defined enterprise

“Con le nostre nuove proposte – ha sottolineato durante l’incontro Maurizio Carli, senior vicepresident e general manager EMEA di VMware – ridefiniamo l’innovazione, riducendo i costi e ponendo l’IT al centro della crescita aziendale”.

I tre temi affrontati con maggiore enfasi durante la manifestazione, ossia data center, end user computing e cloud, si possono riassumere nella nuova visione prospettata da VMware.

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“Con il paradigma software defined enterprise – ha proseguito Carli – stiamo trasformando il modello operativo del cloud, rendendolo più automatizzato, efficiente e agile, offrendo anche una soluzione di qualità migliore. Grazie alla nostra proposta, l’attenzione della direzione IT si può concentrare di più sulle applicazioni, dove può fornire il massimo valore al business”.

Sciogliere il legame tra hardware e software rappresenta il potenziale più significativo per migliorare il modo in cui un data center viene gestito. Questo è quanto hanno descritto sia Bullani sia Carli, introducendo il concetto di software defined data center.

Virtualizzazione totale

Per i data center, l’innovazione su cui ora punta a medio termine la società è la virtualizzazione delle reti, come riconosce anche Gartner che ha posizionato VMware nella categoria “Visionary” del suo Magic Quadrant sul Data Center Networking.

“Introducendo il concetto di software defined networking – ha dichiarato Bullani – proponiamo una soluzione rivoluzionaria rispetto al modello attuale incentrato sull’hardware. Piuttosto che ridisegnare completamente la rete fisica, gli specialisti di questo settore hanno la possibilità di passare a tecnologie software centric”.

Sull’altro versante, quello dello workspace virtuale e della mobilità, con il completamento dell’acquisizione di AirWatch, annunciata lo scorso gennaio, VMware rafforza la propria offerta nell’ambito End User Computing con una soluzione di enterprise mobile management e security.

Forse si sta avverando ciò che Marc Andreessen, fondatore di Natscape e pioniere del business IT, ha preconizzato in un articolo intitolato Perchè il software si sta mangiano il mondo, pubblicato nell’Agosto del 2011 sul Wall Street Journal.