Quella delle visite mediche tramite Skype è una delle novità introdotte dal ministero della Salute britannico, che ha una portata rivoluzionaria soprattutto per la possibilità di estendere gli orari di visita anche alla sera e durante i fine settimana, facilitando in questo modo a chi lavora fino a tardi, come spesso capita nella City di Londra.
Ma le visite via webcam consentiranno anche a chi non ha le forze di recarsi fisicamente dal medico perché debilitato o perché troppo anziano di ricevere assistenza da remoto. Al progetto pilota hanno aderito un dottore su otto, come annunciato dal premier David Cameron, offrendo una disponibilità di sette giorni su sette, con orari dalle otto di mattina alle otto di sera.
iPad e computer per chi ne ha bisogno
Saranno 7 milioni i pazienti coinvolti dal piano, a cui sono state destinate 50 milioni di sterline; spese destinate soprattutto al personale degli ambulatori partecipanti all’iniziativa.
«È un passo molto importante per la nostra sanità», ha detto il premier.
Parte dei fondi verrà utilizzata per mettere a disposizione degli anziani over 75, i più bisognosi di assistenza, i device necessari (iPad e computer) per monitorare le loro condizioni di salute e contattare i loro medici, che potranno anche mandare prescrizioni via e-mail.
Ovviamente la pretesa non è certo quella di sostituire le visite mediche vere e proprie, che si rendono comunque necessarie in caso di malattie più complesse. La decisione è motivata soprattutto da finalità di ottimizzazione del funzionamento del sistema sanitario, che vede sempre più gli inglesi intasare i pronto soccorso degli ospedali nei fine settimana anche con problemi di salute non gravi, rallentando quindi l’operato dei medici e degli infermieri sulle emergenze che richiederebbero massima priorità.
Ottimizzare i tempi di attesa
Tanto per dare un’idea della portata del problema, si calcola che nell’ultimo decennio il numero di persone che si sono rivolte al pronto soccorso in Inghilterra è cresciuto del 22%, contro un aumento della popolazione pari al 6,6%.
Certo il progetto non ha mancato di suscitare polemiche. L’opposizione laburista ha sottolineato come con il governo a guida conservatrice i tempi di attesa si siano dilatati e molti pazienti attendono settimane prima di fare il check-up; a questi tempi di attesa si aggiungono poi i mesi che spesso intercorrono fra la visita in ambulatorio e gli esami in ospedale.