Se oggi il mondo ha gli occhi puntati sulle elezioni presidenziali degli Stati Uniti, dopodomani l’attenzione si sposterà sulla Cina. La battaglia elettorale made in USA non è un gioco anche se si combatte via App
Intanto il successore di Hu Jintao, presidente della Repubblica Popolare, sta a guardare. Xi Jinping è figlio di Xi Zhongxun, che negli anni Ottanta si schierò con gli studenti di Tien an men. Ma a differenza del padre non ha un’anima riformista. La Cina con i suoi tassi di crescita e di trasformazione è un enorme cubetto di ghiaccio che si sta sciogliendo. Xi Jinping si augura la vittoria di Obama o di Romney?
Nei giorni del Congresso, Pechino ha preso ingenti misure di sicurezza, che – forse – piacerebbero al neocon Romney: dissidenti allontanati, misure contro il volantinaggio, piazza Tienanmen bloccata. Quali saranno le misure adottate per il controllo del web non è dato sapere, ma Xi Jinping si è contraddistinto per la sua opera contro la rete neutrale, che somiglia vagamente alle crociate mascherate di Romney, contro la diffusione della pedopornografia e della pirateria informatica.
Negli USA, la politica ha scoperto la forza dirompente del web già dalle presidenziali del 2008, non per bloccare le voci dei cittadini ma per amplificare la forza dei messaggi elettorali, con campagne virali, applicazioni e strumenti di analisi web based e in tempo reale per controllare l’affluenza al voto e registrare le dichiarazioni di voto. L’elezione di oggi sarà la più mobile della storia grazie alla diffusione degli smartphone. Ma i sostenitori di Obama o di Romney usano Android oppure iPhone? Si può leggere la mappa degli stati “swing” (ballerini) a secondo della diffusione dei due sistemi operativi? Oggi, i seguaci della mela in Florida seguiranno il mormone Romney o il social democratico Obama?
L’applicazione “Mitt’s VP” e quella “Obama for America” saranno scaricate di più su device iOS o Android? Intanto – a poche ore di distanza dal voto presidenziale – le “Twitter bombs” cadono sugli indecisi. Una strategia spam che mira a far circolare sulla piattaforma un numero elevato di tweet. Si tratta di una forma di pubblicità che corre sul filo della rete e della legalità e parte da account non facilmente identificabili.
Nella competizione elettorale tra Barack Obama e Mitt Romney, l’ago della bilancia saranno i network tradizionali con la loro forza di tiro su pensionati della middleclass e minoranze etniche o il web – con i giovani indecisi dell’upper class? Mitt Romney e Barack Obama, rappresentano due visioni diverse del mercato, del mondo e della società. Ma entrambi si sono laureati ad Harward. Questo ci dice qualcosa su che cosa significa essere classe dirigente nella terra del sogno americano, dove contano l’educazione, la bravura e il denaro per pagare la retta del corso di laurea che supera i 50mila dollari l’anno e naturalmente l’ultimo modello di smartphone. Nei prossimi anni, il concetto di privacy e quello di democrazia rappresentativa subiranno una trasformazione radicale. Chi spingerà l’acceleratore: Obama o Romney?