Il 36enne Xiang Li hackerava i siti delle aziende per rubarne i prodotti. L’uomo è stato condannato a 12 anni per aver venduto un software usato dal Dipartimento della Difesa
La scelta dell’amministazione Obama di promulgare nuove leggi per proteggere il patrimonio informatico statunitense sembra dare i suoi frutti. Nel Delaware un uomo d’affari cinese, il 36enne Xiang Li, è stato condannato a 12 anni di reclusione per aver rubato dai server del Pentagono, che aveva già affermato in un documento il pericolo cinese, un software utilizzato nella tecnologia aerospaziale e nell’ingegneria per un valore di 100 milioni di dollari. L’uomo è stato arrestato nel giugno 2011 e ora aspetta di essere deportato in Cina.
Trafficante di software
L’uomo si faceva fornire dai suoi complici hacker le password per crackare i programmi. In seguito li rivendeva al migliore offerente sul proprio sito. Dal 2008 al 2011 Xiang Li ha rubato software a 200 azienda e li ha rivenduti a 325 interessati di 61 Paesi diversi. Questa è un’ulteriore conferma che le violazioni informatiche cinesi dirette agli USA sono una realtà, al contrario di quanto afferma Pechino. Se l’uomo abbia agito per fini personali o su commissione del Governo del proprio Paese è comunque ancora da dimostrare.