L’analisi effettuata dalla University of California evidenzia come la mancata adozione di standard aperti possa ostacolare la potenziale crescita economica di questo settore
Una nuova analisi del potenziale economico dell’utilizzo combinato di video, dati e sistemi vocali in grado di collaborare su Internet – altrimenti noto come Unified Communication (UC) – mette in evidenza le grandi opportunità che derivano dall’utilizzo congiunto di queste tecnologie di collaborazione e indica chiaramente quali elementi di crescita del mercato e benefici economici possono essere inibiti nel caso in cui la loro adozione venga frenata.
Il documento, redatto dal professor Michael Katz della Berkeley University of California, ed ex funzionario economico durante le presidenze di Bill Clinton e George W. Bush, e dal dottor Bryan Keating, economista presso Stanford, prende in esame l’attuale mercato dell’unified communication e delinea quali potrebbero essere i risultati negativi per il mercato qualora alcuni fornitori di soluzioni UC rifiutassero di adottare standard di settore che consentono chiamate video tra i diversi sistemi diffusi sul mercato.
“Gli effetti economici dell’incompatibilità non sono un’astratta teoria accademica”, ha dichiarato Katz. “L’impatto dell’utilizzo di un proprio sistema di video su Internet non compatibile con gli altri avrebbe ricadute sulla vita di tutti i giorni ma anche sulla crescita economica, sul benessere degli utenti finali e sulla produttività aziendale. Ciò potrebbe inoltre comportare una minore crescita di posti di lavoro e una minore capacità di comunicare liberamente per persone e imprese, con ricadute anche sull’economia globale. Siamo convinti che i governi debbano vigilare con attenzione su questo mercato per garantire che l’adozione degli standard non venga bloccata da operatori dominanti con l’intento di ottenere vantaggio competitivo.”
Le tecnologie UC – in particolare la video chiamata – sono nate per migliorare la collaborazione, incrementare la produttività, ridurre i costi di viaggio e consentire la formazione a distanza e l’utilizzo di servizi negli ambiti della sanità e dell’istruzione. Tuttavia, secondo la ricerca di Katz e Keating, gli standard di mercato sono fondamentali per l’ulteriore sviluppo del mercato UC. Tra i principali analisti, anche Gartner e Frost & Sullivan confermano l’importanza dell’interoperabilità per i clienti enterprise e sottolineano che standard comuni aumenteranno ulteriormente la flessibilità per gli utenti e permetteranno la riduzione dei costi.
“In un momento in cui sono molti gli ambiti in cui la crescita si è arrestata, quello della UC è un settore con un potenziale di crescita enorme”, ha aggiunto Keating. “Da quando c’è Internet, non possiamo permetterci di avere una mentalità ‘solitaria’ in questo settore. Dobbiamo fare tutto il possibile per assicurare che le imprese aderiscano a uno standard globale comune per le videochiamate in modo che aziende e utenti finali possano cogliere appieno gli enormi vantaggi di queste piattaforme di comunicazione. “
Lo studio, commissionato da Cisco, include alcuni tra i seguenti risultati:
– Le tecnologie UC hanno un significativo potenziale per aumentare la produttività aziendale, ma la mancanza di interoperabilità è un ostacolo per l’adozione diffusa.
– Le tecnologie UC sono particolarmente sensibili alle carenze del mercato, che potrebbero ostacolare l’interoperabilità basata su standard: (a) sono soggette a un forte “effetto rete”, ovvero le tecnologie diventano più preziose man mano che un numero maggiore di utenti è connesso (come Internet), (b) vi sono costi significativi associati all’uso di diversi fornitori o al passaggio da uno all’altro, e, (c) determinati vendor hanno grandi basi installate e importanti prodotti complementari.
– In condizioni di predominio sul mercato, i fornitori che potrebbero ottenere un vantaggio competitivo grazie a reti proprietarie potrebbero essere interessati a contrastare l’interoperabilità, frenando l’adozione degli standard di settore o rifiutando di adottarli.
– Per questi motivi, conclude la ricerca di Katz/Keating, il mercato UC deve essere attentamente monitorato prestando attenzione a eventuali segnali di comportamenti anticoncorrenziali. Quando vi è evidenza di un comportamento che potrebbe o ha influenzato negativamente la concorrenza con effetti sulla interoperabilità, i governi dovrebbero prendere in esame tali comportamenti e imporre misure correttive adeguate, che garantiscano il rispetto degli standard di settore.
Tale studio economico segue due recenti indagini effettuate negli Stati Uniti e in Europa, che hanno evidenziato l’importanza dell’utilizzo collaborativo delle tecnologie video. Quasi quattro su cinque intervistati negli USA ritiene che le tecnologie come la video chiamata siano molto importanti per lavorare insieme per contribuire alla creazione di posti di lavoro, promuovere l’innovazione e fornire vantaggi fondamentali nella cura della salute a distanza, l’istruzione, le imprese e altri servizi. Inoltre, l’84% dei consumatori europei intervistati ritiene che la video chiamata dovrebbe essere facile come fare una telefonata.
L’uso del video da parte di utenti finali, governi e imprese sta crescendo a un ritmo straordinario. Secondo il Cisco Visual Networking Index, tra appena tre anni, passerà su Internet un milione di minuti di video (l’equivalente di 674 giorni) al secondo. E’ in aumento anche l’utilizzo dei servizi di video chiamata. Per esempio, il 27 febbraio di quest’anno, dati Skype riferivano che 34 milioni di persone avevano il servizio in contemporaneamente.
“Man mano che la collaborazione si diffonderà, crescerà anche il numero di fornitori che dovranno collaborare per consentire ai clienti su scala globale un’ampia scelta simile a quella che oggi hanno con telefono, Internet ed e-mail”, ha dichiarato Marthin De Beer, senior vice president, Cisco Video & Collaboration Group. “Solo con una video community veramente aperta potremo sfruttare pienamente i vantaggi economici e sociali di questa tecnologia dirompente.”
Oggi non tutte le tecnologie di video chiamata sono interoperabili. Le soluzioni Cisco TelePresence e quelle di molti altri prodotti di videocomunicazione si connettono utilizzando la stessa “lingua” basata su standard. Tuttavia, Skype di Microsoft, si basa su standard proprietario, ostacolando oltre 600 milioni di utenti di Skype nell’effettuare video chiamate verso utenti non Skype, e impedendo loro di poter usufruire di quei sistemi aziendali che offrono servizi come l’assistenza sanitaria e la formazione professionale a distanza tramite video.
Cisco è da sempre impegnata per la diffusione della video comunicazione basata su standard aperti che siano concordati tramite organismi autorevoli di normalizzazione aperti a tutti gli attori del settore potenzialmente interessati. Questo medesimo paradigma è quello che è stato usato con successo per creare le norme che stanno alla base di Internet, delle e-mail e delle chiamate vocali. Grazie a tale approccio, chi adotta uno standard aperto dà la garanzia di interoperabilità di base non controllata da un singolo fornitore commerciale.