Un gatto persiano contro Laika

Vi ricordate di Laika, primo cane nello Spazio? L’Iran ha in mente lo stesso progetto per inviare in orbita un gatto. Rigorosamente persiano

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Il 3 novembre 1957 Laika lasciò la Terra a bordo della capsula spaziale sovietica Sputnik 2 per involarsi nello Spazio, primo cane (femmina) della storia a farlo. A distanza di 56 anni l’Iran potrebbe abbracciare un’idea simile cambiando però animale. Non più un cane ma un gatto, rappresentativo dell’identità nazionale: quello persiano. Il miglior candidato a raggiungere e sorpassare l’orbita terrestre ha sbaragliato la concorrenza di altri rappresentanti degni del mondo animale tra cui topi, cani e scimmie. 

In rampa di lancio: nel 2020

L’Iran, secondo la sua agenzia di stampa nazionale, ha detto di voler intraprendere la missione entro il 2020 quando il felino seguirà le orme di Laika e delle scimmie, protagoniste dei lanci spaziali sovietici e statunitensi negli anni ’60. L’annuncio del primo gatto nello Spazio ha sollevato le prime proteste di alcuni gruppi animalisti e non solo. L’ufficiale Mohammad Ebrahimi ha detto come sia stato scelto il gatto persiano non solo in base alla forte idendità nazionale di cui si fa portatore, ma anche dopo accurati test su tutti i candidati. 

Progetti spaziali o nucleari?

L’esperimento arcaico dell’Iran è un ritorno alle tecniche primitive del 1950” – ha detto il portavoce del gruppo per i diritti degli animali Ben Williamson. Il primo tentativo dell’Iran di inviare un animale “importante” nello Spazio risale al 2011 quando protagonista doveva essere una scimmia; fino ad allora erano diventati ospiti delle navicelle spaziali solo ratti, tartarughe e vermi. Il programma spaziale iraniano suscita forti dubbi non solo tra gli animalisti ma anche tra i governi occidentali che vedono nella volontà di implementare i progetti spaziali, una copertura per accumulare la tecnologia necessaria per formare una testata nucleare. “Non dire gatto se non ce l’hai nello Spazio“.

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