Ue e USA chiedono più sicurezza per i minori sul web

Proteggere la privacy online dei più giovani: i consigli di Fortinet

Europa e Stati Uniti assieme per la tutela dei minori in Rete. L’Ue ha intanto approvato la relazione sulla “tutela dei minori nel mondo digitale”

Europa e Stati Uniti si uniscono nella lotta ai pericoli della Rete. Il 38% dei minori con un’età compresa fra i 9 e i 12 anni e il 77% di quelli fra i 15 e i 16 anni hanno un profilo Facebook e trascorrono in media un’ora e mezza al giorno online. Il 15% dei ragazzi di età compresa tra i 10 e i 17 anni riceve qualche tipo di proposta sessuale sul web e il 34% si imbatte in contenuti di cybersesso senza averli cercati. Cyberbullismo e pedopornografia sono infatti le minacce più gravi, ma non le uniche, a cui i minori possono andare incontro se non opportunamente preparati.

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Neelie Kroes: “Rendiamo il web un ambiente di apprendimento sicuro”

 

In questo senso Stati Uniti e Unione Europea hanno rilasciato una dichiarazione congiunta sulla sicurezza dei minori online. “Proteggere i bambini è una priorità per tutti noi – ha dichiarato Neelie Kroees, commissario europeo per l’Agenda Digitale –  Siamo tutti consapevoli dei rischi che i minori devono affrontare online e tutti noi vogliamo evitarlo, ma vogliamo farlo senza perdere i vantaggi di un mondo aperto e innovativo come quello online”.

 

La Kroes ha anche sottolineato come il web sia uno strumento fondamentale di apprendimento e conoscenza e sarebbe opportuno renderlo un ambiente più sicuro piuttosto che creare un limite di età per il suo utilizzo.

 

L’Ue approva la relazione sulla “tutela dei minori nel mondo digitale”

 

Sempre in tema di sicurezza e minori, il Parlamento europeo ha approvato a larga maggioranza la relazione sulla “tutela dei minori nel mondo digitale” preparata dalla deputata del Pd Silvia Costa. Nel testo sono esplicitati gli interventi da attuare e le misure preventive contro comportamenti illeciti e pericolosi sulla Rete. Sono contenute anche indicazioni sulla promozione della piena cittadinanza realizzata attraverso l’accesso, l’educazione e la partecipazione attiva e critica degli adolescenti.

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Silvia Costa: “L’accesso alla Rete diventa sempre più precoce, rendiamolo sicuro”

 

“La penetrazione di Internet tra i bambini e gli adolescenti europei è cresciuta in misura esponenziale, con una velocità che supera la capacità del legislatore, tanto nazionale che europeo, di stare al passo con le problematiche che essa pone”- spiega la Costa – “Le giovani generazioni vivono con Internet in una sorta di simbiosi; già nel 2009 l’età media del primo accesso alla rete si aggirava intorno ai 9 anni, ma il fatto stesso che si tratti di una media ci indica che esistono casi di accesso molto più precoce, nei quali i primi passi su Internet vengono fatti ancora prima di imparare a leggere e a scrivere”.

 

Alla luce di questa realtà la deputata del Pd auspica che “la responsabilità sulla tutela dei minori a fronte dei cyber-reati sia presidiata dalle Forze dell’Ordine” e che avvenga al più presto “l’inserimento di un capitolo sui minori nella proposta di direttiva del Commissario Reding sulla tutela dei dati personali e del “diritto all’oblio”, anche per prevenire e combattere forme di sfruttamento e di precoce profilazione commerciale”.