Il progetto è quello di creare “un servizio alternativo e complementare” a Google finalizzato a conoscere e condividere la cultura italiana
Renato Soru, Presidente e AD di Tiscali, ha presentato oggi Istella, il motore di ricerca italiano dedicato alla promozione della cultura italiana anche attraverso il contributo degli utenti.
Un’alternativa a Google
Tiscali sa benissimo che combattere lo stapotere di Google, che ha lanciato le sue ricerche per voli low cost anche in Italia, è molto difficile. Per questo Soru ha specificato che: “Non vogliamo contrastare Google, oggi muoviamo i primi passi con un servizio alternativo e complementare”.
Promuore la cultura con il contibuto degli utenti
Istella, che significa stella in sardo, permetterà non solo di fare ricerche ma anche di “conoscere e condividere la cultura italiana dal nostro punto di vista e non solo dagli algoritmi di Google”. Gli stessi utenti potranno partecipare al progetto condividendo “i propri archivi personali”. Il concetto è quello di premiare non la popolarità ma il valore culturale dell’oggetto ricercato. “È un modello di “search” e cultura che può essere replicato in altri paesi – ha spiegato Soru -. In Russia e Repubblica Ceca, ad esempio, il primo motore di ricerca non è Google ma altri”.
Confronto con i giornali e non con gli editori
Al contrario di Google che ha dovuto trovare un accordo con gli editori francesi e belgi che gli imponevano di pagare per i contenuti visualizzati sul motore di ricerca, Istella si confronterà con i giornali per creare un modello di business “che possa servire i grandi giornali e gli editori che usano i motori di ricerca”.