Annunciata già qualche mese fa, la nuova batteria per la Tesla Model S è finalmente realtà, aumentando nettamente l’usabilità delle auto elettriche
Il più grande problema delle auto elettriche è che si scaricano. Sì, direte voi, succede anche per la benzina: finisce e devi rifarla. La differenza maggiore è che con un pieno di benzina (con i costi che conosciamo) si va di certo più in là delle attuali 3 ore di autonomia di un’auto elettrica col pieno di energia, come ad esempio la Tesla Model S. In più, le attuali stazioni di ricarica (le cosiddette Supercharger) predisposte dalla stessa Tesla impiegano circa 30 minuti per fare il “pieno”, un tempo certamente che non tutti possono permettersi.
Nuovo sistema “swap”
Con il nuovo modello di batteria realizzato da Tesla, perfetto per le autostrade elettriche di Volvo, compatibile con la Model S, le cose potrebbero cambiare molto presto. Il CEO di Tesla, Elon Musk, ha mostrato al pubblico statunitense qualche ora la nuova batteria. Il tempo che ci vuole per ricaricare il nuovo modulo è lo stesso che basta per riempire un serbatoio di 20 litri di una normale utilitaria.
Ricarica o sostituzione
In realtà il consumatore ha due possibilità: ricaricare la propria batteria o sostituirla con una nuova presso le stazioni apposite. Questo accade perché, di fatto, la batteria è in comodato d’uso fino a quando si scarica. A quel punto il guidatore può consegnarla alla stazione e riceverne una nuova al prezzo di un normale pieno di gas. Coloro che scelgono invece di tenersi la propria batteria devono pagare la differenza di costo, che viene elaborata sulla base della data di acquisto e del prezzo di una batteria nuova. Musk ha detto che le stazioni di ricarica Tesla costano circa 500mila dollari e saranno installate presso le stazioni esistenti, inizialmente sulla tratta I5 in California e la rotta Boston-DC sulla costa orientale. Le strutture di swap dovrebbero arrivare prima della fine dell’anno, molto probabilmente nell’ultimo trimestre, ha aggiunto.