Tengono i saldi invernali 2014 dopo due anni negativi

Il -0,5% registrato quest’anno nelle spese degli italiani è un segnale incoraggiante dopo il -10,5% del 2013 e il -6,1% del 2012. Considerando il contributo degli stranieri il trend volge in positivo (+0,6%)

Le spese degli italiani durante i saldi invernali del 2014 appaiono in tenuta: il -0,5% è un segnale incoraggiante, ancor più se si considerano le variazioni fortemente negative registrate negli analoghi periodi degli ultimi due anni: -10,5% nel 2013 e -6,1% nel 2012.

TI PIACE QUESTO ARTICOLO?

Iscriviti alla nostra newsletter per essere sempre aggiornato.

Questa la sintesi di quanto emerge dall’analisi dell’Osservatorio Acquisti CartaSi che ha esaminato le spese con carta di credito degli italiani nelle settimane tra il 30 dicembre 2013 e il 26 gennaio 2014.

Seppure il peso dell’e-commerce sia molto contenuto in questo periodo (gli acquisti online durante i saldi pesano il 6,2% del totale, contro un 15% circa della media annua), il contributo del canale appare comunque determinante: al netto dell’online il trend sarebbe stato del -2,9%. Il commercio elettronico, mostrando stabilmente tassi attorno al 20% anno su anno, evidenzia dunque quest’anno un recupero anche in un periodo tipicamente dedicato allo shopping “fisico”.

Nelle settimane prese in esame (30/12 – 26/01) le spese nei beni tipicamente interessati da promozioni invernali (circa un quarto degli acquisti complessivi), sono state pari a 1,2 miliardi di euro: abbigliamento e calzature, che da soli pesano il 64% degli acquisti saldo del paniere, registrano un -0,2% rispetto allo stesso periodo del 2013, mentre sono in terreno positivo articoli sportivi (+1,1%), casalinghi (+9,3%) e profumerie (+4,4%), tutti settori mediamente penalizzati nel corso dell’anno. In calo, invece, elettrodomestici (-7,2%), accessori per la casa (-7,7%), arredamento (-4,8%).

Leggi anche:  Officine Maccaferri punta sull'IoT e acquisisce Nesa

La spesa globale del paniere saldi si concentra fortemente nelle prime giornate promozionali: i giorni 4, 5 e 6 gennaio pesano il 24,4% dello speso complessivo e il 4 gennaio, giorno di avvio, è stato quello col maggior peso (138 milioni spesi, pari al 12,2% del totale). Le fasce orarie di punta sono state tra le 11 e le 12 e fra le 17 e le 18: assieme contano il 26% della spesa della giornata.

Appare ridursi la tendenza a moderare gli importi spesi per singolo atto di spesa. Lo scontrino medio per acquisto risulta in calo dell’1,9% (passa a 118,9 euro contro i 121,2 euro del 2013). Il fenomeno appare decisamente più contenuto rispetto alla tendenza degli ultimi anni: in particolare nell’anno solare 2013 la riduzione è stata del 5,1%.

Al calo della spesa media corrisponde un incremento del numero di acquisti procapite pari al +1,5%. A livello geografico le tendenze appaiono fortemente disallineate: in crescita il Nord (Nordovest: +2,2%, Nordest: +2,0%), in decisa contrazione il Centro (-3,1%) e il Sud (- 5,7%).

Interessanti i dati delle spese di carte estere in Italia: nel paniere saldi hanno infatti mostrato una dinamica decisamente importante (+7%). Se si considera l’insieme delle spese di italiani e stranieri, il trend complessivo volge infatti in positivo (+0,6%).

La gran parte degli acquisti proviene da Russia (+13,5%), Svizzera (+12,3%) e Cina (+28%). Assieme ammontano a poco meno della metà della spesa complessiva. In deciso calo, invece, Germania (-39,5%), Giappone (-23,6%) e Brasile (-12,9%).