Video over Internet Consumer Survey: la televisione passa ormai attraverso internet

Mobilità, catch up tv, interattività e social, ecco le nuove abitudini televisive del consumatore. Il 93% degli Italiani intervistati guarda abitualmente contenuti video attraverso internet

Una crescente integrazione tra tv, internet e social media è quanto emerge dall’edizione2012 della Video-Over-Internet Consumer Survey, per la quale sono stati intervistati 7500 persone in 8 diversi Paesi (Argentina, Brasile, Francia, Germania, Italia, Spagna, U.K. e U.S.A), con l’obiettivo diindividuare abitudini e aspettative del consumatore moderno rispetto alla fruizione di contenuti video attraverso internet.

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Molteplici segnali indicano come il mondo televisivo stia vivendo un momento di forte cambiamento,spinto dall’emergere di nuove esigenze del pubblico e da una costante tensione all’innovazione tecnologicanel settore. L’indagine di Accenture in particolare focalizza l’attenzione sul fenomeno che sta accelerando l’evoluzione dello scenario: la fruizione di video attraverso internet.

“La Video Over Internet Consumer Survey mette in luce abitudini e aspettative del consumatore modernorispetto alla fruizione di contenuti video attraverso internet, evidenziando di fatto come il mondo televisivostia vivendo un cambiamento epocale” dichiara Francesco Venturini, Global Broadcasting Lead Accenture.“Si affermano esigenze di consumo video sempre più complesse: in mobilità, svincolate dal tempo,interattive, con connotazioni social, istanze che arrivano dai teenagers, ma anche dai 25-45enni che semprepiù si mostrano early adopters delle ultimissime tecnologie”.

Secondo lo studio Accenture già oggi il 92% degli intervistati (il 93% in Italia) guarda abitualmentecontenuti video attraverso internet, ma è soprattutto la logica multidevice a rivoluzionare lo scenario.

I tablet in particolare stanno conquistando un ruolo fondamentale: vengono utilizzati ogni giorno dal 18%dei consumatori, mentre il 24% li usa da 3 a 5 volte a settimana. I servizi maggiormente apprezzati dagliutenti sui tablet sono soprattutto: accesso a notizie su canali non disponibili in tv (44%), video on demand(40%) e la possibilità di scaricare contenuti da vedere ovunque e in ogni momento (40%).

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Oltre agli operatori “nati con la rete” come Netflix, Hulu, Google e YouTube, usati da circa 2/3 deiconsumatori (il 64% a livello globale, il 70% in Italia) iniziano ad affermarsi sul mercato dei video overinternet anche operatori TLC e broadcaster tradizionali, che sempre più si stanno attrezzando per offrireservizi innovativi ai propri utenti (si veda il recente lancio in Italia da parte di Mediaset e Sky di un’offertadedicata su tablet).

“Gli operatori delle telco oggi, forti del controllo sulle strutture di rete, potrebbero sfruttare il lorovantaggio per fornire servizi video over internet ai consumatori” ha spiegato Francesco Venturini “tuttaviagli editori televisivi stanno rispondendo prontamente alla sfida, cercando di guadagnare la fedeltà delproprio telespettatore tradizionale anche nel mondo online: stanno investendo molto per offrire servizi sumolteplici device (dallo smartphone al tablet, dal pc alla gaming console), mostrando di voler continuare apresidiare la catena del valore dei contenuti”.

Identikit del telespettatore moderno

L’immagine del consumatore, così come emerge dallo studio, è sicuramente più sofisticata rispetto aglianni passati. L’utente desidera un servizio affidabile e di alta qualità (HD) e tra i fattori che più loinfastidiscono ci sono la pubblicità (53%); il tempo di buffering/download (51%); la qualità del video (45%).Ben il 69% degli intervistati è disposto a pagare per avere un buon servizio, di questo il 49% tra 5 e 10dollari al mese e un altro 10% più di 10 dollari al mese, sfatando il mito che dal mondo online ci si aspettitutto gratis.

E’ un consumatore che riconosce l’importanza di servizi video multidevice e che richiede che questi sianocompatibili con il device che sta usando. Abituato al multitasking (la percentuale di chi ha in mano unlibro/giornale sta decrescendo velocemente anno su anno mentre sale l’uso di tablets e laptops), sembrapreferire i modelli di catch up TV alla necessità di avere il contenuto su una memoria fisica.

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Il consumatore di oggi è inoltre globale. Oltre il 64% degli intervistati accede a contenuti video(principalmente su PC) da brand internazionali, con alcune interessanti diferenze a livello di Paese:in Italia tale numero sale al 70%, mentre in Francia e UK scende al 56 e 52%.

Sceglie principalmente operatori delle TLC e operatori televisivi tradizionali per godere dei servizi videoattraverso internet, ma riconosce la presenza di altri attori sul mercato (produttori di TV e gaming console;Internet company). Per quanto riguarda il mercato italiano, il 39% degli intervistati (il 33% a livello globale)ha indicato gli editori televisivi tradizionali come il provider preferito per video su internet, mentre lesocietà di telecomunicazione sono scelte dal 33% (il 43% globalmente). Una realtà che sta diventandosempre più interessante, amata soprattutto dai giovani con età compresa tra i 18 e i 24 anni, è quella deiproduttori di videogiochi e console (12%) e le nuove società internet (15%) che con il tempo potrebberoarrivare addirittura a sfidare la leadership dei fornitori più tradizionali.

Lo studio sottolinea tuttavia come ci sia ancora strada da fare per chiarire ai consumatori come accedere alla video over internet TV: il 23% del campione intervistato non è sicuro di come collegare la propria Tv adinternet per accedere ai servizi on demand; il 36% usa Connected TV (voce in salita); il 16% usa STB (voce indiscesa); il 5% accede solo su gaming console (valore molto più alto tra i giovani).

L’indagine integrale è liberamente scaricabile cliccando qui