La notizia è di un mesetto fa, quindi non proprio freschissima, ma anche se l’avete già letta e digerita ci voglio ritornare sopra, perché merita una riflessione. Arriva dal Giappone e tratta di una nuova applicazione per smartphone: una radiosveglia. Si qui nulla di strano, sennonché lo scopo è sì quello di svegliarci, ma con un particolare originale, per non dire veramente curioso, che riguarda gli effetti che avremmo se non ci accorgiamo della sveglia e non ci prendiamo la briga di spegnerla al momento giusto. No, nel caso che facciamo i poltroni e ce ne rimaniamo spaparanzati a letto, non si attiverebbe semplicemente un fastidioso suono prolungato e di ampiezza via via maggiore, ma ci verrebbero prelevati dal conto corrente dei denari, immediatamente devoluti a una qualche opera di beneficenza.
Un modo per ricordarci che il tempo è denaro, da un punto di vista etico anche condivisibile, ma fa un certo effetto pensare, almeno per noi occidentali, che ci sia qualcuno disposto ad acquistare una app del genere per poi configurarla e poi addirittura adoperarla affinché possa prelevare direttamente dalla nostra banca. Verrebbe da pensare – spinti da pregiudizio forse, ma quanti di voi non lo farebbero? – che una cosa del genere poteva essere inventata solo nel paese del Sol Levante dove sono nati i kamikaze, dove ha fatto furore un gioco simile a quello di moda da noi anni fa, ovvero “giochi senza frontiere”, ma molto più cruento e “masochistico”, chiamato “il castello di Takeshi” (andate sulla rete e divertitevi a guardarne qualche spezzone) e dove esiste chi affitta uno pseudo-ufficio a chi è stato licenziato perché possa comunque uscire da casa alla mattina per recarsi da qualche parte e evitare l’onta, o almeno ignorarla, di essere disoccupato.
Comunque se volete saperne di più sappiate che l’applicazione si chiama Morning +. Ce ne sarebbe anche un’altra con la stessa finalità – ovvero svegliarvi alla mattina – ma con metodo diverso e si chiama Morning Bomb. In questo caso la sveglia rimarrebbe accesa semplicemente fino a quando non si raggiungesse (preferibilmente di corsa, direi) una certa distanza dalla propria abitazione. Io temo però che qualcuno stia già pensando ad un’evoluzione dell’applicazione che sia più consona al termine “bomb”, che ne dite? Meditiamo, Gente, meditiamo…:-)
Tratto dall’editoriale della newsletter di DMO. Per iscriverti alla Newsletter registrati al portale cliccando qui
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