Nella cornice quasi estiva di Milano Marittima, presentata la nuova strategia di approccio al mercato dell’azienda e la roadmap dei nuovi prodotti per i prossimi anni
La sicurezza non è uno scherzo: eppure qui, a Milano Marittima, tra alberghi pensati per gli esigenti turisti tedeschi e locali che tra poche settimane cominceranno a popolarsi di bagnanti in cerca di refrigerio, scherzare diventa quasi d’obbligo.
Ma per Stonesoft (www.stonesoft.com) la sicurezza è una cosa molto seria. Per ribadirlo nuovamente, l’incontro con i partner che si è svolto nella nota località sull’Adriatico è stato l’occasione per presentare il nuovo programma in cui, oltre alla vendita diretta (che l’azienda definisce “Direct Touch”), Stonesoft ha deciso di coinvolgere i partner anche nella vendita ai clienti di livello enterprise.
L’occasione è offerta anche dal fatto che quest’anno la società festeggia il suo ventennale (è stata fondata nel settembre 1990), unito ai dieci anni di presenza in Italia. «Stonesoft basa il proprio business su un approccio etico – ha precisato Emilio Turani, country manager per Italia, Svizzera Italiana, Grecia e Turchia -, concentrato sulla network security, con il massimo rispetto per il mercato».
Per quanto riguarda i traguardi tagliati a livello internazionale, li ha ricordati Juha Kivikoski, chief operating officer della società: «I nostri prodotti sono offerti in più di 100 Paesi nel mondo, come in Messico e negli Stati Uniti, dove siamo i fornitori di tutti i firewall e gli Ips (Intrusion prevention system, ndr) dell’Onu, che ci utilizza anche nelle sue sedi in Africa. In Asia abbiamo una buona presenza in Tailandia e in Cina».
L’approccio di Stonesoft, basato su una gestione centralizzata dei sistemi di security, è ottimale poiché, come ha ricordato Kivikoski, la security «è una questione dinamica, che non si può affidare a prodotti monolitici».
Attraverso Stonegate Management Center, infatti, Stonesoft assicura i propri clienti di avere soluzioni sempre allo stato dell’arte e di non avere quello che pare essere il problema numero uno del crash dei firewall: gli errori locali di configurazione. Infine, le prestazioni, sempre più importanti nelle odierne reti che vedono il transito di voce e dati: 10 Gbps sono alle porte, mentre Stonesoft sta già lavorando a 800 Gbps, con firewall e Ips integrati.
La novità per l’Italia si chiama Paolo Ballanti, alliance manager, ruolo nuovo dedicato a mantenere le partnership con la rete di vendita, costituita da service provider, reseller e system integrator, nonché sviluppare nuove alleanze con operatori del canale e grandi utenti.
«L’approccio di Stonesoft è per soluzioni – conclude Turani -: si parte dall’analisi delle esigenze del cliente, poi si propone la soluzione o in Direct Touch con un nostro responsabile d’area, o con un partner scelto in base alle competenze e alla localizzazione geografica, evitando il rischio di sovrapposizioni». L’obiettivo è di lavorare con un numero ristretto di partner selezionati, per coprire al meglio i mercati di riferimento di Stonesoft, che restano le telco, la Pa, il finance e le grandi aziende di livello enterprise.