Cosa succede se le informazioni, le tendenze e le analisi di mercato incontrano i social media? Ecco i nuovi scenari del Social Business
È possibile utilizzare i social network per studiare e analizzare il mercato e i propri clienti? Secondo alcuni dei principali attori della scena nazionale, sì. Il cambiamento apportato dalle reti sociali del web non si avverte solo su internet. Cambiano scenari comunicativi, modi di interazione e di conseguenza cambiano le modalità con cui le persone cercano un prodotto, si informano e vanno a comprarlo. Affrontare la sfida dei social analytics non è per nulla semplice. I nuovi scenari del business introdotti col web 2.0 hanno spiazzato non solo le aziende che hanno dovuto reinventarsi il marketing, ma anche i clienti stessi che si sono trovati tra le mani strumenti nuovi da utilizzare per fare massa critica.
L’importanza dei Big Data
“Visto il gran numero di dati generati ogni giorno sul web – spiega Giorgio Moresi, business intelligence top client solution manager di Xenesys che ha organizzato l’evento – le aziende non possono più permettersi di ignorare in chiave strategica quello che sta succedendo, visto che è già l’immediato futuro”. Tutte le imprese con un settore marketing stanno vivendo un profondo e inevitabile cambiamento causato in gran parte dal successo dei social network. Per questo gli strumenti di business analytics hanno imparato a considerare importanti anche i flussi provenienti dalle piattaforme social, come Facebook e Twitter, incanalandoli nelle già esistenti metodologie di rilevazione dati.
Social Business
Tutti i relatori presenti alla Social Analytics Conference hanno evidenziato l’estrema importanza di allargare i confini del business online verso i social network. Tra questi, Paolo Conti, Founder e CEO di Loft Media Publishing e Alberto Bazzi, Digital Transformation Practice Director di Ernst&Young nei loro interventi hanno parlato di Social Business come nuovo scenario comunicativo bi-direzionale. Nella prima fase di boom dei social network molte aziende e brand tendevano a comunicare i propri prodotti utilizzando la piattaforma come “alter” nel panorama comunicativo a disposizione. Lungi dal rappresentare una TV su internet, il lavoro di marketing delle aziende sui social network necessita di una specifica interazione con le persone che percepiscono lo spazio internet 2.0 non come ulteriore forma di comunicazione pubblicitaria, ma come luogo per intraprendere discussioni e lasciare commenti (per la prima volta visti da chiunque) verso una marca o un prodotto.
Integrazione non sostituzione
“L’importante – afferma Nicola Lucantoni, Partner Manager di MicroStrategy – è non prendere i dati provenienti dai social “solo” per quello che sono. Vanno contestualizzati con misure diverse da quelle utilizzate di solito”. La parola chiave è integrazione di “old school” e “new school”, di vecchie e nuove tipologie di analisi del target. Il mondo che i social network ci hanno consegnato è una marea di informazioni personali lasciate in giro per la Rete. Probabilmente quando una persona entra in un negozio, i suoi amici su Facebook sanno già cosa comprerà, i suoi gusti e la sua forbice d’acquisto. La nuova sfida per le aziende è prelevare i dati pubblici delle persone su internet e utilizzarli per targetizzare offerte e annunci pubblicitari. Un po’ come fa Amazon accompagnando il cliente verso una crescita personale che non miri solo a far comprare di più, ma a far capire che quello che sta comprando è proprio ciò che voleva.