Siemens ha recentemente annunciato la sua ultima versione di software Plm (gestione del ciclo di vita del prodotto), settore in cui gli analisti posizionano l’azienda al primo posto. A farlo sono stati Gian Luca Sacco, marketing director South Europe di Siemens Plm Software, Eduard Marfà, Teamcenter marketing director Emea (in foto), e Leonardo Cipollini, business development director.
A darci l’overview generale della nuova versione del prodotto è stato Sacco che ha colto l’occasione per chiarire qual è il punto di vista di Siemens su questa tipologia di prodotto e di come la versione 9 di Teamcenter riesca a realizzare in pieno gli obiettivi che l’azienda si era preposta. Si tratta infatti di un prodotto in grado si standardizzare l’intero ecosistema di un’azienda manifatturiera e che pertanto deve essere collaborativo, ottimizzato, scalabile e in grado di integrare sistemi e processi. Deve inoltre basarsi su specifici principi tra cui il veloce recupero dei dati, la certezza di questi, la facile comprensione e l’omnicomprensività degli stessi. Una piattaforma che deve quindi essere in grado di essere comprensiva, modulare, out of the box, configurabile, scalabile e aperta. In poche parole, per avere una visione totale del processo produttivo tutto ciò che è disponibile in formato elettronico deve poter essere gestito da un Plm, cosa, che, come ha sottolineato Sacco, Teamcenter 9 è tranquillamente in grado di fare.
È stata quindi la volta di Leonardo Cipollini che, dati alla mano (Cimdata e IDC), ha illustrato come il Plm di Siemens sia oggi posizionato in testa alla classifica dei Plm, sottolineando il fatto che questo tipo di software ha ancora ottimi spazi di crescita. Infatti, sebbene la grande impresa lo abbia adottato già da tempo, anche realtà di più modesta consistenza potrebbero trarre notevoli vantaggi dall’adozione di una soluzione di questo tipo, considerato il fatto che le ultime evoluzioni hanno permesso di ridurre significativamente la complessità tanto di gestione che di utilizzo del prodotto. Partendo da esempi concreti ha voluto infine sottolineare come il prodotto serve e può servire a molti per motivi diversi.
Alla fine è intervenuto Marfà che ha voluto illustraci il prodotto nel suo complesso focalizzandosi su quali sono state le ultime innovazioni. Dopo aver sottolineato l’estrema versatilità di Teamcenter 9, in grado di aprire tutti i file nei formati più diffusi e di collaborare con diversi tipi di applicazione, si è focalizzato su quelle due applicazioni che allineano il prodotto alle nuove esigenze. In particolare ha posto l’attenzione su Active Workspace, un ambiente personalizzato intuitivo e a impatto visivo elevato che consente un accesso immediato a informazioni 3D intelligenti, aumentando notevolmente il valore dei sistemi Plm e che rappresenta un ulteriore passo verso la realizzazione della visione del “Plm High-Definition” (HD-Plm) di Siemens Plm Software, concepita per aiutare le figure decisionali a compiere scelte più informate, in modo più efficiente e con un livello maggiore di affidabilità. È passato poi alla nuova versione dell’applicazione per dispositivi mobili Teamcenter Mobility. La nuova applicazione offre migliorie grazie alle quali l’utente finale può partecipare più direttamente al processo Plm attraverso il dispositivo mobile digitale iPad. Oltre all’accesso istantaneo ai dati di prodotto gestiti con il software Teamcenter da qualsiasi luogo con copertura Wi-Fi o banda larga, Teamcenter Mobility 2.0 consente a ciascun utente di acquisire informazioni e contribuire alla generazione di nuova conoscenza, consultare le strutture dei prodotti e avviare processi di workflow.
Al termine è intervenuto Franco Megali, country manager, che ha fatto una rapida sintesi sottolineando come la nuova versione del prodotto abbia dimostrato anche un significativo incremento delle performance.