Prospettiva sul 2010 con 25 milioni di nuovi esemplari di malware. Nella classifica dei paesi: Taiwan al primo posto, Italia in decima posizione dopo gli USA.
Il dato più eclatante, emerso dallo studio dell’ultimo periodo, è stato indubbiamente l’incremento smodato del numero di malware: ben 25 milioni di nuove forme sono state create in un solo anno, fatto ancor più stupefacente se paragonato ai 15 milioni rilevati in 20 anni di attività della multinazionale.
L’archivio di Panda Security dispone ora di 40 milioni di esemplari e nonostante ciò se ne aggiungono in media 55.000 al giorno.
I maggiori inconvenienti causati alla sicurezza IT durante tutto il 2009 sono stati analizzati singolarmente, particolare cura è stata dedicata ai social network, considerati ancora oggi un mezzo efficientissimo per la diffusione dei codici maligni.
Gli ultimi mesi sono stati poi testimoni della nascita di innumerevoli generi di Trojan bancari (oltre il 66%) e di una moltitudine di falsi antivirus (rogueware) con la sorpresa del ritorno dal passato di alcuni virus ormai classici, tra cui Conficker, Sality e il veterano della rete Virutas, precedentemente classificati come “in via di estinzione”.
Non ha mancato di essere protagonista anche l’attività di spamming che si è dimostrata particolarmente vitale nel 2009: più del 92% del traffico email è stato identificato come “junk mail”.
Il tema utilizzato per raggirare le vittime nell’apertura del messaggio di posta si è focalizzato principalmente sui recenti accadimenti drammatici – tecnica sfruttata anche per gli attacchi ai SEO-.
Allo stesso tempo è stato però possibile osservare una vera ondata di mail spazzatura correlata agli scandali di celebrità, video compromettenti di politici, morte di personaggi famosi (vera o falsa) e addirittura all’influenza suina.
I Laboratori si sono inoltre mossi anche nello studio del modo in cui lo spam si diffonde nei diversi settori industriali, rilevando che il settore automobilistico ed elettrico sono mediamente i più colpiti, subito seguiti dagli istituti governativi.
Tra i canali di diffusione dei malware, quelli che si sono maggiormente distinti sono stati i social network (principalmente Facebook, Twitter, Youtube e Digg), e i SEO col reindirizzamento a siti ricchi di minacce.
Sembra che i cyber-criminali abbiano concentrato la loro attenzione principalmente su questi mezzi, incrementando notevolmente i loro guadagni.
Il Report Annuale sui Malware ha inoltre esaminato la diffusione dei contagi in ogni singola nazione e regione del mondo sulla base dei dati raccolti attraverso lo scanning gratuito offerto da Panda ActiveScan.
Taiwan svetta nella classifica, seguita a ruota da Russia, Polonia, Turchia, Colombia, Argentina e Spagna. L’Italia è al decimo posto dopo gli USA. I paesi che hanno fatto registrare il minor numero di contaminazioni in assoluto sono stati Portogallo e Svezia.
Il 2009 ha assistito inoltre alla crescita di un numero sempre più rilevante dei cyber-attacchi connessi alla sfera politica, una realtà ormai non più legata al solo mondo dei film fantascientifici o alle teorie cospirative.
Infine, come è stato annunciato alcuni giorni orsono, I laboratori mettono in guardia tutti gli utenti fin da ora, è infatti previsto che i malware aumenteranno con una costante progressione anche nel 2010.
Windows 7 sarà indubbiamente il bersaglio principale degli hacker, allo stesso tempo è possibile ipotizzare che le minacce si concentreranno anche sul mondo Mac, mentre non reputiamo che sia giunta l’era dei virus per i cellulari.