A cura di Marco Ugolini: Mobile Solutions Manager, Kaspersky Lab Italia
Sono ormai passati anni da quando le aziende hanno compreso quanto dotare i propri dipendenti di uno smartphone possa essere un vettore di produttività.
Strumenti di lavoro sempre più efficaci, gli smartphone hanno dato la possibilità di estendere al di fuori dell’ufficio quelli che erano mezzi aziendali fruibili solo da pc fissi o, in forma limitata, da notebook al di fuori dell’azienda stessa, e con i giusti presupposti (connettività, Vpn, etc).
Il prezzo da pagare per questa nuova libertà è ormai evidentemente noto: il possibile furto, o l’indebita appropriazione di dati aziendali sensibili da parte di terzi, memorizzati su questi nuovi strumenti di lavoro.
Oltre ai rischi correlati a codice malware, che caratterizzavano le postazioni fisse, si va pertanto ad aggiungere il rischio di un danno economicamente più grave, quantificabile non tanto in base al reale valore dell’oggetto perso, quanto più al suo contenuto, che in determinati casi può anche mettere in ginocchio un’azienda.
Danno che non sempre è frutto di un crimine intenzionale, ma che può scaturire dal semplice smarrimento dello smartphone (ogni anno si stima che ne vengano lasciati nei taxi delle grandi città almeno 15.000 unità, su un totale del 10% del venduto annuo, perso o rubato).
Per gli IT manager delle aziende, questo si traduce in due problemi da risolvere. Il primo è scegliere quali strumenti aziendali abilitare su piattaforme mobile eterogenee, il secondo, più critico è mantenere un elevato livello di sicurezza per i dati di suddette applicazioni e per gli smartphone.
In un periodo come questo, dove l’integrazione e l’uso degli smartphone all’interno di un’azienda arriva in concomitanza con ferventi attività di realizzazione di nuovi sistemi operativi per mobile (Android, nuove versioni di Windows Mobile, Linmob, etc), e dove si sta iniziando a standardizzare quelli che sono i software utilizzati per lavorare anche sui telefonini (si pensi al recente annuncio di accordo fra Microsoft e Nokia per la realizzazione di Office Mobile per sistema operativo Symbian) è indispensabile rendere omogenea la gestione del parco macchine mobile.
Ed è per venire incontro a queste necessità che la suite Open Space Security di Kaspersky Lab conglomera alla protezione e gestione di pc fissi e server, Kaspersky Mobile Security Enterprise Edition, un sistema di protezione centralizzato del parco smartphone, per proteggere non solo dal recente acuirsi di virus outbreak per piattaforme mobile (solamente durante il periodo di Natale 2009 sono state individuate 2 nuove varianti del trojan Sejweek per Windows Mobile), ma anche da incident report come il furto o lo smarrimento degli apparecchi.
Grazie a Kaspersky Mobile Security è possibile gestire l’incident legato alla perdita dello smartphone, limitando i danni legati all’esposizione di dati aziendali all’esterno, grazie alla possibilità di bloccare e/o cancellare il contenuto del telefonino da remoto, mediante il semplice invio di un sms, che sarà possibile anche in caso di cambio della sim card sullo smartphone, grazie a un sistema di tracciamento di tale modifica che avvisa un numero predefinito del suddetto cambio e blocca ogni funzionalità.