Itway VAD (Gruppo Itway, quotato al segmento AllStar di Borsa Italiana), distributore a valore aggiunto specializzato nel mercato della sicurezza informatica e della virtualizzazione, ha annunciato i risultati di “Itway Channel & Market Security Research”, uno studio realizzato allo scopo di valutare lo stato dell’arte del mercato della sicurezza IT in Italia e identificare quali saranno nel prossimo futuro i principali trend di sviluppo in questo settore.
L’indagine, condotta da Itway VAD tra settembre e novembre 2009 su un campione selezionato di circa 5.000 società fra rivenditori e system integrator, prevedeva 14 domande a cui rispondere tramite un sistema via web, che andavano dalle competenze sviluppate nel settore, all’opinione sui principali vendor, agli ambiti della security più importanti per i clienti, ai principali settori dove sono stati avviati progetti di sicurezza, alla presenza ed eventuale necessità di personale tecnico certificato.
Il mercato della sicurezza IT in Italia secondo il canale
Competenze
Secondo i risultati dell’indagine, la grande maggioranza degli intervistati dichiara di aver sviluppato competenze nel settore della web security (64,2%), seguita subito da security management (58,9%), endpoint security (52,6%), intrusion prevention (50,5%), messaging security (48,4%) e sicurezza perimetrale (47,4%).
Altre aree riguardavano la sicurezza applicativa (37,9%), sicurezza dei data center (36,8%), compliance e normative (33,7%), analisi forense e log management (29,5%), data loss prevention (29,5), servizi host (28,4) e sicurezza fisica (17,9).
Virtualizzazione e SaaS nel futuro della e-security
Uno dei principali obiettivi della ricerca condotta da Itway era di verificare quali ambiti della sicurezza IT rappresentano per i rivenditori i principali driver di crescita.
Agli intervistati è stato chiesto di indicare un valore di importanza (bassa, media, alta) dei cinque principali ambiti della e-security: SaaS, cloud computing, virtualizzazione, integrazione di sicurezza fisica e logica, sicurezza applicativa.
Tra tutti, la virtualizzazione ha raccolto il maggior numero di consensi tra gli operatori del canale, con il 55,8% degli intervistati che crede fermamente nello sviluppo delle tecnologie di sicurezza in ambito virtuale e ritiene che la virtualizzazione rivestirà grande importanza per i propri clienti in futuro.
Al secondo posto si collocano le aree della Security as a Service e della sicurezza applicativa, entrambe con il 36,4% delle aziende che le considera molto importanti per i propri clienti. Segue al terzo posto l’integrazione della sicurezza fisica e logica (31,8%).
Da notare che solo l’11,9% degli operatori del canale ritiene il cloud computing un importante driver di crescita nel prossimo futuro mentre il 42,9% attribuisce a quest’ambito un’importanza media.
Emerge dunque una certa fiducia da parte degli operatori nei confronti della cloud security, ma la maggioranza ritiene che quest’ambito non garantisca ancora i vantaggi offerti dall’implementazione di soluzioni virtualizzate, da soluzioni di sicurezza sotto forma di servizio e dalla sicurezza applicativa.
Il business
I dati emersi dalla ricerca di Itway VAD delineano un mercato della sicurezza piuttosto parcellizzato e dinamico, alimentato da un alto numero di progetti con importi di media entità.
L’importo medio della stragrande maggioranza dei progetti di sicurezza in Italia (77,1%) si colloca al di sotto dei 50.000 euro complessivi, con una rilevante percentuale sul totale (35,7%) inferiore ai 10.000 euro. Solo il 12,9% dei progetti supera in media i 100.000 euro.
Parallelamente, l’importo totale di tutti i progetti di sicurezza in corso si colloca sotto i 200.000 euro per il 57,5% delle realtà intervistate (37% del totale al di sotto dei 50.000). Il 10,9% degli intervistati vanta attività superiori agli 800.000 euro, con il 6,8% che supera i 2 milioni di euro.
La maggior parte dei progetti di sicurezza informatica (3 su 4) viene portata a termine entro 6 mesi, con il 37,7% che si conclude entro i 3 mesi. Il 26% delle aziende interpellate dichiara di gestire attività che verranno concluse in un periodo di tempo compreso tra i 6 e i 12 mesi.
I settori
Il settore manifatturiero è indubbiamente quello che fa registrare la domanda maggiore di progetti di e-security, con il 37,9% delle aziende intervistate che dichiara attività aperte in questo mercato.
Poco distante si colloca la Pubblica Amministrazione centrale e locale, con il 34,8% dei progetti in corso. Seguono il settore finanziario e assicurativo (21,2%), le telecomunicazioni (18,2%), scuole e sanità (entrambi con il 15,2%).
Meno propense a implementare tecnologie di sicurezza informatica sono le aziende del comparto biotecnologico (3%), le società operanti nel campo dei media e delle comunicazioni (1,5%) e le organizzazioni no-profit (1,5%).
I vendor secondo il canale
Non poteva mancare infine il punto di vista degli operatori del canale sui principali vendor che operano nel campo della sicurezza. Il 33,3% del campione intervistato considera Cisco il vendor meglio posizionato nel mercato grazie a strategie aziendali e di prodotto, seguita da Symantec (21%) e CheckPoint (19,8%).
La maggior parte dei rivenditori contattati (il 30,8%) ha progetti di e-security in corso basati su tecnologia Cisco e Symantec, seguiti da Trend Micro (27,7%), Fortinet (24,6%), e Check Point (23,1%).
Cisco, Check Point e Symantec sono ai primi tre posti anche per quanto riguarda la certificazione, con il 43,9% degli operatori intervistati che dispone di uno staff tecnico certificato Cisco (34,8% Check Point e 27,3% Symantec).
E’ interessante osservare che il 37,9% dei rivenditori non sente la necessità di formare il personale certificato su ulteriori tecnologie. Chi avverte questa esigenza, prevede di partecipare a corsi di formazione per le tecnologie Cisco (24,2%), Symantec (13,6%) e Check Point (10,6%).
Da sottolineare che il 21,2% delle aziende contattate non dispone di personale certificato.
Il 69,7% delle aziende, inoltre, si avvale di supporto tecnico prevendita per la configurazione dei progetti di e-security e il 54,5% si rivolge a consulenti specializzati per supportare i clienti finali.
Conclusioni
L’analisi condotta da Itway Channel & Market Security Research delinea un mercato della sicurezza informatica in Italia dinamico e vitale, il cui panorama è caratterizzato da un’elevata parcellizzazione dei progetti e da un’offerta tecnologica varia e alimentata da numerosi vendor, alcuni dei quali in una posizione particolarmente forte sul mercato.
L’offerta di tecnologia è decisamente ampia e in grado di adattarsi alle singole esigenze dei rivenditori che ad oggi sviluppano principalmente progetti per i settori manifatturiero, PA e finance.
Coerentemente con i segnali provenienti dal mercato, esiste molta fiducia nella crescita delle soluzioni di virtualizzazione, della filosofia SaaS e degli applicativi di sicurezza.
Particolare attenzione viene data alle certificazioni e alla preparazione tecnica delle risorse, con diverse realtà che dispongono di personale in grado di rispondere a ogni problematica legata a specifiche tecnologie e altre che prevedono attività mirate alla certificazione su ulteriori tecnologie.
“In momenti di particolare tensione economica come quello attuale è particolarmente importante essere pronti a recepire i bisogni del mercato, le sue evoluzioni e le nuove tendenze”, ha dichiarato Michele Papa, Country Manager Itway VAD per l’Italia.
“Per questo motivo, abbiamo avviato una serie di indagini periodiche che ci consentono di cogliere tempestivamente segnali e indicazioni provenienti dai nostri partner di canale per tradurli in strategie e tattiche a valore realmente aggiunto, oltre a potere restituire ai nostri partner dei preziosi feedback al riguardo dei mercati più promettenti ed attivi”.