“Colpa mia” – sarebbero le parole utilizzate da John Riccitiello per motivare le sue dimissioni di ieri da amministratore delegato della Electronic Arts. “Negli anni EA ha fatto notevoli progressi nella transizione a servizi e giochi digitali ed è un motivo di orgoglio personale – ha detto Riccitiello – ma sembra che arriveremo al minimo, anche sotto, del prospetto finanziario concordato a gennaio, oltre a non aver rispettato il piano operativo interno dell’anno scorso”.
Anni difficili
La EA ha passato un periodo di certo non semplice, segnato da titoli video ludici che non hanno rispettato le promesse di vendita. Tra questi Medal of Honor: Warfighter e Dead Space 3 che, seppur apprezzati dal pubblico, non hanno portato a casa i risultati economici previsti. Non per ultime, le critiche ricevute rispetto al multiplayer di SimCity per PC che ha fatto infuriare i videogiocatori di tutto il mondo vista l’impossibilità di svolgere partite in rete. La successiva ammissione di colpa della software house e il regalo in videogiochi non ha certo spento il fuoco delle critiche.
Il successore e la Borsa
Nell’ambiente si parla già di chi prenderà il posto del CEO dimissionario. Si dice possa essere Peter Moore, già a capo della divisione di EA Sport a Chief Operating Officer di Electronic Arts. Dopo le dimissioni di Riccitiello le azioni di EA sull’indice NASDAQ sono crollate dell’8,34% con il valore che è passato da 18,74 dollari a 17,15 dollari. Anche se il valore del titolo rimane superiore a quello di lancio (14,5 dollari) si tratta comunque del calo più vistoso per l’azienda negli ultimi 19 mesi.