Se anche la Francia si ribella alla NSA

Le Monde getta il sasso: “Spiati liberi cittadini, politici e dipendenti pubblici”. L’ambasciatore USA sotto torchio

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Qualche francesce pensava che questo lunedì mattina sarebbe stato come gli altri: caffé e croissant. E invece no. C’ha pensato il quotidiano Le Monde a movimentare un po’ la situazione, agitando le acque già torpide dello scandalo Datagate. Secondo il giornalista Jacques Follorou, coadiuvato da Gleen Greenwald, la bomba stava solo aspettando di scoppiare. Prima o poi, dopo le ammissioni tedesche e britanniche, anche l’Eliseo si sarebbe trovato in imbarazzo, quando quello che già si sapeva (lo spionaggio verso l’Europa), avrebbe assunto i contorni del certo.

Record di francesi spiati

Secondo i documenti della NSA ottenuti da Le Monde, le comunicazioni telefoniche dei francesi sono state intercettate in modo massiccio, almeno da un paio di anni. La cifra che spaventa più di tutto riguarda il numero di intercettazioni conservate negli archivi della NSA: 70,3 milioni in un periodo di 30 giorni dal 10 dicembre 2012 all’8 gennaio 2013. Nei file dell’Agenzia di Sicurezza Nazionale USA, lo spionaggio ai danni dei francesi porta l’etichetta “US-985d”, una serie di numeri che corrisponde alla qualifica data dagli States alla Francia, terza nello stesso girone occupato da Germania, Austria, Polonia e Belgio. Nel primo cerchio si trova il monitoraggio interno negli USA, nel secondo cerchio quello dei paesi definiti “Five Eyes”, oltre agli Stati Uniti quelli più vicini alla loro politica d’espionnage: Regno Unito, Canada, Australia, Nuova Zelanda.

Convocazione straordinaria

Dopo le rivelazioni, Laurent Fabius, ministro degli Affari Esteri francese, ha convocato d’urgenza l’ambasciatore degli Stati Uniti a Parigi, Charles Rivkin per capire fino a che punto si è arrivati. Intanto anche il ministro dell’Interno Manuel Valls ha parlato dell’accaduto stigmatizzando le azioni come “scioccanti”, con la conseguenza di ottenere nel più breve tempo possibile “spiegazioni precise dalle autorità americane”.

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