Sap chiude in crescita il 2010, ma deve scontare la multa di Oracle

Sap chiude il quarto trimestre 2010 con risultati superiori alle aspettative. Nella seconda metà dell’anno la società ha beneficiato di una ripresa degli investimenti da parte delle grandi aziende ponendo fine a una turbolenta fase recessiva.

Software e servizi associati sono incrementati del 27% determinando una valore di vendite globali pari a 3,26 miliardi di euro contro i 2,57 miliardi evidenziati nello stesso periodo del 2009. Complessivamente il fatturato dell’ultimo quarter è stato di 4,04 miliardi di euro.

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Ma la buona notizia è raffreddata dalla multa di 1,3 miliardi di dollari, somma che il gigante tedesco, secondo quanto disposto dalla sentenza di primo grado della giustizia americana, dovrà riconoscere a Oracle per averne violato la proprietà intellettuale.

Grazie alle performance raggiunte nell’ultima parte dell’anno Sap archivia il 2010 con un aumento di fatturato del 17%, raggiungendo quota 12,45 miliardi di euro, valore che include per la prima volta il fatturato di Sybase, la cui acquisizione, avvenuta nel maggio dello scorso anno per un valore di 5,8 miliardi di dollari, si è chiusa formalmente dal punto di vista legale nel luglio dello scorso anno. Il fatturato di Sybase nel corso del 2009 era stato pari a 1,14 miliardi di dollari.

Ci sono voluti tre anni per arrivare alla conclusione definitiva del contenzioso legale tra Sap e Oracle. Nel 2007 Oracle portò in tribunale Sap con l’accusa di spionaggio industriale e furto di proprietà intellettuale; lo spionaggio, condotto tramite il download di moltissimi documenti riservati, fu materialmente compiuto da TomorrowNow, sussidiaria di Sap.

Oggi TomorrowNow non esiste più: già nell’estate del 2008 Sap la chiuse e si offrì di versare a Oracle – confermando così indirettamente le accuse ma sostenendo di non essere responsabile per le azioni della sussidiaria – 40 milioni di dollari a titolo di compenso per i danni subiti. Alla fine il Larry Ellison era arrivato a chiedere un risarcimento di 4 miliardi di dollari. Gli sono stati riconosciuti 1,3 miliardi, che non sono noccioline.

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