Il progetto, finanziato dall’Unione Europea, offre consulenza e supporto tecnico agli Enti Regionali nella fornitura di soluzioni di banda larga satellitare
Il Progetto SABER pubblicherà il 23 aprile le sue linee guida tecniche per aiutare enti e istituzioni locali a selezionare, fornire e installare servizi di banda larga satellitare da destinarsi ai 10 milioni di famiglie europee ancora bloccate dal Digital Divide e prive di accesso alla connessione veloce.
Dopo il primo “Best Practice Workshop” tenutosi lo scorso febbraio a Cork, SABER terrà il suo secondo workshop il 23 aprile a Bruxelles, cui interverranno i rappresentanti di 21 nazioni da tutta Europa, esperti di tecnologia satellitare, autorità e influencer come Philippe Lefebvre, membro della Commissione Europea DG CONNECT e Roya Ayazi, Segretario generale di NEREUS (Network of European Regions Using Space Technologies), già presenti al primo evento SABER.
Guidato da CSI Piemonte, SABER è un progetto della durata di 24 mesi parzialmente finanziato dall’Unione Europea che coinvolge 26 partner – tra cui Eutelsat, SES Broadband Services, Astrium – e 21 enti locali e organizzazioni pubbliche e private del settore ICT, che supportano le regioni nella fornitura di banda larga in 13 diversi paesi UE.
“L’accesso alla banda larga ad alta velocità è un prerequisito indispensabile per lo sviluppo delle infrastrutture economiche, sociali e scolastiche europee, eppure 10 milioni di abitazioni in tutta Europa, e specialmente nelle aree rurali, ne sono ancora prive,” ha commentato Stefano Agnelli, Director of European Institutional Affairs di Eutelsat. “La banda larga satellitare è una soluzione veloce ed efficace per le comunità digitalmente deprivate. Il ruolo di SABER consiste nell’assistere le istituzioni regionali nel cogliere quest’opportunità, fornendo consulenza sulle modalità più efficaci per implementare al meglio la banda larga satellitare all’interno delle comunità locali.”
“Insieme ai 26 partner di questo progetto, tutti con una vasta esperienza nei vari aspetti della fornitura di banda larga e nei programmi di finanziamento pubblici, invitiamo le autorità regionali della comunità europea affette dal Digital Divide a partecipare.“