Uscito per la prima volta nel 1987 l’agente Alex Murphy torno per le strade di Detroit, il 7 febbraio 2014
Si tratta di uno dei film che più di altri a contribuito alla crescita della cutura sci-fi e robotica nel nuovo millennio. In periodi in cui gli umanoidi e le macchine tecnologiche venivano viste come pericolo e causa di morte e distruzione (Terminator, 1984), RoboCop spinge verso una rilettura del genere, ridisegnando il futuro del connubio uomo-macchina con una valenza positiva, almeno negli intenti. Sia chiaro: si tratta pur sempre di uccidere qualcuno, ma l’ego che spinge l’agente speciale Alex Murphy è ben diverso dalla follia di distruzione del genere ribelle da parte del primo Schwarznegger.
RoboCop torna tra noi
Nella nuova pellicola il poliziotto Alex Murphy si trova nel 2028 con la tecnologia robotica unica soluzione per liberare la città da pericolosi terroristi. L’azienda che mira a distruggere il già non poco tranquillo panorama di Detroit è la OmniCorp (nei capitoli precedenti era la OCP), che vende droni a livello internazionale. Alex Murphy è un padre di famiglia che, dopo un incidente in cui ha perso una gamba e l’uso di gran parte del corpo, beneficia della decisione della moglie di farlo diventare di “proprietà” della OmniCorp per trasformarlo nel nuovo RoboCop.