Una ricerca condotta dall’Economist Intelligence Unit per conto di Ricoh analizza in che modo la tecnologia sta impattando sull’intuizione e l’immaginazione delle persone
Secondo gli intervistati i computer e i robot non si sostituiranno all’uomo nei processi decisionali perché sono l’esperienza e la creatività a fare la differenza.
La sempre maggiore diffusione delle comunicazioni machine-to-machine, della robotica, dei data analytics e di numerose altre tecnologie nel business e nella società sembra mettere in secondo piano il ruolo dell’intuizione e dell’immaginazione umana in molte attività.
• In quali reparti aziendali e settori di mercato è stata maggiormente relegata in secondo piano la creatività umana a causa della tecnologia?
• In che modo le organizzazioni possono fare sì che questi due aspetti si arricchiscano a vicenda anziché opporsi?
• Fino a quanto può la tecnologia automatizzare i processi decisionali nelle organizzazioni?
Queste domande hanno trovato una risposta grazie a una ricerca condotta dall’Economist Intelligence Unit per conto di Ricoh. Lo studio è stato realizzato a livello mondiale coinvolgendo i manager di differenti settori di mercato per raccogliere la loro opinione in merito all’interrelazione nella loro azienda tra la tecnologia e l’immaginazione delle persone.
Servizi Finanziari: l’interazione fra uomo e tecnologia creerà valore unicamente se le persone utilizzeranno la creatività nel gestire i processi
Almeno una volta negli ultimi sei mesi una decisione guidata dalla sola tecnologia senza un intervento umano è costata finanziariamente a più di un terzo (37%) delle organizzazioni del Settore dei Servizi Finanziari. Inoltre, quasi un terzo (31%) degli intervistati di questo mercato ha affermato di aver perso clienti nello stesso periodo di tempo a seguito della decisione presa affidandosi esclusivamente alla tecnologia. E’ quindi necessario che i processi vengano verificati e aggiornati regolarmente dalle persone; l’intervento umano resta ad esempio fondamentale nelle interazioni con i clienti (46%) e nella gestione dei rischi (31%). L’86% degli intervistati ha affermato che la creatività e l’intuizione umana sono fondamentali per trarre valore dalle tecnologie e dall’interazione uomo-macchina.
Settore Sanitario: negli ultimi anni la tecnologia ha contribuito ad aumentare la creatività dei dipendenti di questo settore, ma è l’intuizione dell’uomo a fare la differenza
La maggior parte dei dirigenti di questo settore (70%) è d’accordo nell’affermare che negli ultimi dieci anni la tecnologia ha contribuito ad aumentare la creatività dei dipendenti nell’ambito ad esempio dello sviluppo di nuovi servizi sanitari, di farmaci e di prodotti. Ma come afferma la maggioranza (78%) dei dirigenti sanitari, la tecnologia da sola non è in grado di portare valore. Sono l’intuizione e l’esperienza dell’uomo che devono fare in modo che la tecnologia risponda alle esigenze del Settore Sanitario. I dirigenti hanno indicato la diagnosi delle condizioni dei pazienti (36% degli intervistati) e lo sviluppo di nuove terapie e farmaci (32%) come due delle aree in cui l’intuizione umana continuerà a prevalere.
Settore dell’istruzione: è il più ottimista riguardo l’interazione uomini-macchine, ma ci sono ancora sfide da superare
Il 90% dei manager del Settore dell’Istruzione, la percentuale più alta tra tutti i settori coinvolti nella ricerca, ritiene che la tecnologia ha migliorato l’immaginazione e creatività sul posto di lavoro e l’80% afferma che la tecnologia ha contribuito a far crescere il livello di produttività. La maggioranza dei responsabili del Settore dell’Istruzione (71%) dichiara che la tecnologia li ha aiutati a prendere decisioni corrette. Un ulteriore 72%, di nuovo la percentuale più alta tra i settori coinvolti nello studio, afferma che l’interazione tra persone e tecnologia porterà vantaggi significativi per tutta l’economia. Tuttavia, quando si tratta di tradurre l’ottimismo in risultati tangibili, la sfida più impegnativa consiste nel fatto che la tecnologia evolve con maggiore rapidità rispetto ai processi interni e alle modalità operative.
Persone e tecnologie: una convivenza possibile
Dalla ricerca risulta chiaro che gli impatti esercitati dalle tecnologie sulle aziende sono differenti, per cui non esiste un approccio alla trasformazione che vada bene in ogni contesto. Non è possibile evitare il cambiamento e le attuali modalità operative sono destinate a mutare. Le aziende del campione concordano sul fatto che, nonostante l’evoluzione tecnologica, sarà difficile che in futuro robot e computer potranno sostituirsi all’uomo, ma la tecnologia avrà senza dubbio effetti positivi sulla creatività e l’intuizione umana. Grazie al supporto delle tecnologie le persone potranno prendere decisioni più creative e consapevoli e trarranno vantaggio da processi aziendali ottimizzati e da nuovi modi per accedere alle informazioni e condividerle.