Ricerca scientifica, premio Sapio per semiconduttori, computer quantistici e cura della leucemia

Fisica quantistica per la trasmissione dei dati, semiconduttori di nuova generazione, al servizio della medicina, dell’energia solare e dello spazio e farmaci in grado di curare la leucemia acuta promielocitica senza chemioterapia: queste, tra le 167 innovative ricerche scientifiche in gara, sono quelle che si sono aggiudicate il premio Sapio dedicato alla ricerca italiana
I vincitori della XIVª edizione del Premio, che hanno ricevuto il riconoscimento insieme ad un premio in denaro, sono stati premiati oggi presso il Senato della Repubblica.

Semiconduttori super leggeri

Premiati i superconduttori di nuova generazione di Leonida Miglio, del dipartimento di Fisica della materia dell’Università di Milano Bicocca, e Hans von Kaenel, del Laboratorio di Fisica dello stato solido del Politecnico di Zurigo: i due scienziati hanno ideato un processo per semiconduttori estremamente leggeri, in grado di conferire una perfetta omogeneità a quelle microstrutture impiegate nella produzione di dispositivi dalle prestazioni eccezionali. I nuovi straordinari semiconduttori avranno un ampio campo di applicazione: dai rivelatori di immagini X per apparecchiature medicali, alle celle solari di nuova generazione, fino ai sofisticati chip per alcune applicazioni spaziali.

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Trasmissioni futuristiche

Insignito del prestigioso riconoscimento anche lo studio sulla fisica quantistica per la trasmissione dei dati condotto da Fabio Sciarrino, ricercatore dell’università Sapienza di Roma, premiato nella categoria “Junior”. La sua ricerca apre ad una prospettiva futura in cui le tecnologie fotoniche potranno gestire, conservare e trasmettere informazioni con modalità ancora inimmaginabili.

Leucemia, no alle terapie aggressive

Premio anche per la terapia anti-cancro non aggressiva: la ricerca sui farmaci contro la leucemia acuta promielocitica che permettono di evitare la chemioterapia, condotta da Francesco Lo Coco, ordinario di Ematologia all’Università Tor Vergata di Roma e Presidente del Consiglio scientifico dell’Associazione italiana contro le leucemie (AIL).  Il suo studio, i cui risultati sono stati pubblicati sul New England Journal of Medicine, è nato con lo scopo di sostituire i trattamenti chemioterapici con una formula (acido retinoico e triossido di arsenico) che non uccide le cellule tumorali, ma che è in gardo di “riprogrammarle”.

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Un incentivo all’eccellenza italiana nella ricerca

Il Premio Sapio per la Ricerca italiana è un’iniziativa scientifica promossa dal Gruppo Sapio, che dal 1999 mira ad incentivare la ricerca premiando studiosi, docenti e ricercatori che rappresentano l’eccellenza dell’Italia.

“Per crescere il nostro Paese deve investire di più nella ricerca sia pubblica che privata, creando nuovi posti di lavoro per i giovani”, ha dichiarato per l’occasione il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. “Questo premio rappresenta un incoraggiamento per quanti vogliono contribuire alla crescita di un’Italia competitiva nel mondo di oggi. Per tale crescita è indispensabile che istituzioni pubbliche e soggetti privati investano maggiori risorse nella ricerca e nell’innovazione. E’ questa – continua il messaggio del Presidente – la via per creare opportunità di lavoro qualificato rispondendo alle ansie delle nuove generazioni”.