ReDigi vs Capitol: gli mp3 non si vendono

La prima sentenza ha dato ragione alle case discografiche che protestavano contro la vendita di musica digitale usata

Tutti i sostenitori del riciclo (anche se digitale) rimarranno delusi. Un tribunale distrettuale degli Stati Uniti ha infatti deciso che non vi è il diritto di rivendere i file musicali in formato MP3 trasferendoli da un computer all’altro con il quale verrebbe trasferito anche il diritto di esecuzione. Se si vuole rivendere un libro, un CD o DVD o qualsiasi altro oggetto “fisico” basta mettere qualche annuncio sui forum o all’asta su Ebay. In questo modo viene venduto l’oggetto e il diritto di possederlo. Sembra che con gli MP3 la strada sia decisamente diversa almeno secondo la giustizia statunitense.

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Il caso ReDigi

Come i normali negozi online sul web esiste (magari ancora per poco) un sito dove si può rivendere (e acquistare) musica digitale “usata”, acquistata su iTunes. Nato nel 2011 il sito si autodefinisce un grande servizio cloud dove memorizzare, fare streaming, comprare e vendere file musicali legalmente acquistati. Utilizzando la tecnologia conosciuta come “Verification Engine”, ReDigi afferma di poter convalidare la propria collezione digitale quindi caricare (non copiare) la musica posseduta legittimamente. L’unico limite è che possono essere scambiati solo file scaricati da iTunes, l’unico metodo per verificare che l’utente fosse realmente in possesso di una licenza valida e non avesse scaricato i brani in vendita da siti p2p oppure rippati da CD fisici.

Il successo

La piattaforma aveva suscitato parecchio interesse, non solo tra gli utenti ma anche nel mondo delle case discografiche. Tra gli altri la Capital Records aveva deciso di muovere un’azione legale nei confronti del sito, considerando illegale la pratica di vendita di seconda mano di brani musicali acquistati da altri utenti. Portata in tribunale, ReDigi ha dovuto capitolare sotto la sentenza di primo grado del giudice federale Richard Sullivan che ha affermato come la dottrina della “prima vendita” non può essere applicata per i file digitali. Tuttavia il procedimento utilizzato da ReDigi era studiato alla perfezione: nel momento in cui un utente carica sul sito un file mp3 conservato sul proprio computer la copia originale viene cancellata, conservandone una copia solo sui server a disposizione di un nuovo compratore. “Il punto è proprio questo – secondo il giudice Sullivan – non si tratta di trasferire un file da un computer all’altro, ma della cancellazione dell’originale e della creazione di un file nuovo sul computer del compratore, non un vero e proprio acquisto o scambio”.

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