RAI: digitale senza interferenze solo se hai pagato il canone

Il 4G LTE utilizza le stesse frequenze del digitale e ciò può provocare interferenze. Lo sportello ministeriale per richiedere l’intervento di un tecnico per risolvere il problema è garantito però solo a chi è in regola con il pagamento del canone

Da tempo si parla del problema delle interferenze fra le reti mobili 4G LTE e il digitale terrestre. Entrambi i servizi presto viaggeranno sulle stesse frequenze da 800 Mhz e questo provocherà in alcuni casi l’interruzione o addirittura lo spegnimento del segnale televisivo. Il Ministero per lo Sviluppo economico ha quindi predisposto uno sportello online per richiedere l’intervento di un tecnico che installi sull’antenna un filtro per risolvere il problema. La Fondazione Ugo Bordoni, che gestisce l’help desk, ha però fatto sapere che il servizio non è disponibile per tutti.

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Solo chi paga il canone può accedere allo sportello

La Fondazione ha fatto sapere che potranno richiedere l’intervento del tecnico solo coloro che sono in regola con il pagamento del canone. Secondo l’Adiconsum questa presa di posizione è “un grave errore ed un’iniquità”. “Il canone RAI, infatti, ha natura tributaria e non ha nulla a che vedere con la fornitura del servizio pubblico essenziale come è la televisione” – spiega il segretario generale Pietro Giordano – “Non è possibile mischiare il diritto dei consumatori di accedere ad un servizio pubblico essenziale con il dovere di pagare la tassa di possesso della TV”.

Il segretario dell’Adiconsum ha continuato spiegando che in questo modo “si escluderebbero dall’assistenza gratuita non solo tutti coloro i quali, ad esempio, abbiano in corso una controversia o una contestazione con la Rai per il pagamento del canone, ma anche coloro i quali abbiano solo di recente cambiato la propria residenza, o abbiano solo di recente acquistato un immobile come prima casa, e ancora non abbiano avuto comunicazione alcuna per il pagamento del canone Rai”.

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Gli operatori sono pronti, il digitale no

Intanto i maggiori operatori telefonici continuano a estendere la propria Rete 4G per il Paese. TIM ha cablato le maggiori località sciistiche, 3Italia  ha iniziato dai piccoli centri, Vodafone ha raggiunto 20 comuni e Huawei si prepara a dotare i suoi clienti di ultrabroadband da febbraio. A oggi le frequenze da 800Mhz non sono state ancora utilizzate per il 4G ma presto lo saranno, e per il digitale saranno guai.