La preoccupazione è emersa in seno all’ultima riunione del consiglio di Digital Europe in merito ai negoziati UE sul bilancio del Quadro Finanziario Pluriennale 2014-2020
In occasione dell’ultima riunione del consiglio di Digital Europe (l’organizzazione che raccoglie le associazioni nazionali europee e le maggiori imprese del settore ICT), tenutasi il 21 novembre a Bruxelles è emersa la preoccupazione che i negoziati sul bilancio del Quadro Finanziario Pluriennale 2014-2020 portino ad una riduzione del budget UE stanziato per la ricerca e l’innovazione rispetto al programma Horizon 2020, che attualmente prevede 80 miliardi di euro.
Facendo eco alla lettera inviata ai ministri Ecofin dell’UE dal Direttore Generale di Digital Europe, John Higgins, Cristiano Radaelli, Presidente ANITEC – associazione aderente a Confindustria Digitale del settore ICT – e unico membro italiano nel Board di Digital Europe, dichiara che “innovativi e adeguati livelli di finanziamento in ricerca e innovazione hanno permesso all’industria negli ultimi decenni di far fronte con successo alle sfide sociali dell’Europa, creando allo stesso tempo sviluppo economico e occupazione.
Tuttavia, l’Europa sconta un ritardo di investimenti rispetto a Stati Uniti e Giappone, rischiando ancor di più di essere superata da economie dell’estremo oriente, come la Cina. Entrambi i settori, pubblico e privato, devono contribuire a invertire questa tendenza. Auspichiamo che il Governo Italiano supporti il mantenimento del budget di 80 miliardi di euro destinati al programma Horizon 2020 nella prossima riunione dei Ministri Finanziari EU”.