Quanti byte sei?

Dalla recente relazione annuale elaborata dall’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, leggo che, dall’analisi condotta in Italia nel corso del 2012, ognuno di noi dedica mediamente giornalmente alla “comunicazione” nel suo complesso 274 minuti – ovvero circa quattro ore e mezza – di cui poco meno della metà (42%) riservati a contenuti di tipo audiovisivo

Si registra un impatto sempre maggiore delle tecnologie su internet, tanto che al dato “analogico” in minuti si affianca quello “digitale” in bit e allora apprendiamo che, sempre naturalmente come media, ogni giorno sono consumati circa 36 gigabyte a persona.

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Questo potrebbe sulle prime dirci anche poco, però dovremmo ricordarci che il primo calcolatore elettronico (l’ENIAC del 1946) possedeva una memoria principale di un centinaio di byte e che la generazione dei computer utilizzati per mandare l’Apollo sulla Luna ne aveva all’incirca due milioni. Oppure che il primo hard disk introdotto da IBM nel 1956 permetteva di memorizzare cinque megabyte, la stessa cifra del primo disco fisso introdotto nel personal computer nel 1980. Notare che cinque milioni di byte sono circa lo 0,014% di trentasei miliardi di byte. Inoltre l’Agcom ci informa che ogni giorno in Italia vengono acquistati cinquemila e-book, facciamo singolarmente dieci minuti di telefonate, trenta messaggini e ventuno lettere (cartacee e soprattutto elettroniche). Inoltre navighiamo nei social network per oltre venti minuti. A proposito di social network, mi piace ricordare un’altra notizia di questi giorni, ovvero dell’avvio di una nuova piattaforma di social network inventata da un intraprendente studente americano, il cui nome, tradotto, è già tutto in programma: l’inferno sono gli altri! In estrema sintesi in quest’ambiente invece di andare a caccia di “amici”, si fa di tutto per evitarli. E solo una provocazione? Può darsi, ma anche nei social network tradizionali stanno cominciando ad apparire app la cui funzione è quella di gestire i propri “nemici”.

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Speriamo solo che non sia un segno dei tempi, di una crisi ormai cronica che pare morale oltre che economica. Confidiamo allora che qualche giorno di ferie, che ci porterà l’estate, possa contribuire a un miglior equilibrio psicofisico di tutti noi: un po’ di riposo e magari qualche sana lettura. A proposito di lettura, ricordo che 36 gigabyte possono contenere circa 25.000 libri. Riusciremo a leggerli ogni giorno delle nostre ferie, in modo da mantenere la media Agcom evitando però le altre forme di comunicazione, che siano TV, telefonate, email e quant’altro? Non credo, ma almeno impegniamoci a leggere almeno un libro, cartaceo o elettronico non importa…di certo male non ci farà…Buone Vacanze a tutti e, come sempre….

Meditiamo, Gente, meditiamo 🙂

Tratto dall’editoriale della newsletter di DMO. Per iscriverti alla Newsletter registrati al portale cliccando qui

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