Gran parte delle persone con una occupazione trascorrono più ore al giorno sul posto di lavoro e con i colleghi che con la propria famiglia. Per sentirsi più vicini a casa, ai propri figli e ai propri hobby, nei limiti del possibile, quasi tutti si circondano di oggetti personali sul posto di lavoro.
Un recente studio effettuato da Regus su oltre 20.000 imprenditori e dirigenti in più di 80 Paesi ha rivelato che tra gli oggetti che i lavoratori italiani conservano gelosamente sulla propria scrivania vi sono anche i fumetti, un acquario, una bandiera dell’Italia, oggetti con i colori della propria squadra di calcio e i riconoscimenti dei clienti come stimolo motivazionale.
La famiglia prima di tutto
Tra le risposte più classiche le foto di famiglia, che stanno a cuore a quasi un quinto degli intervistati (18%), riproduzioni di opere d’arte (13%) e disegni dei propri figli (9%).
In linea generale, molti anche i portafortuna, per tenere lontane le vibrazioni professionali negative, mentre i diplomi, i certificati e i trofei stimolano i lavoratori ricordando loro i risultati ottenuti nel passato. Per gli eterni ragazzini, a tenere sempre alto il morale sulla scrivania dell’ufficio ci pensano le bambole e i modellini di auto.
Il portavoce di Regus commenta così: “Trascorriamo così tanto tempo con i nostri colleghi sul posto di lavoro che crediamo implicitamente di sapere già tutto su di loro; tuttavia, questo studio rivela che universalmente i lavoratori si avvalgono di alcuni oggetti per sentirsi come a casa o più vicini ai propri cari, oppure per automotivarsi e calarsi completamente nel ruolo. Questo sondaggio conferma l’importanza dell’ambiente di lavoro come luogo in cui i lavoratori possano sentirsi liberi di esprimere la propria personalità, dando sfogo anche ai tratti caratteriali più originali.”