Ancora una volta siamo arrivati dopo altri Paesi, il ritardo c’è e sarà difficile recuperarlo, tuttavia quello che conta è aver iniziato il cammino
Ieri è stato lanciato il portale Dati.gov, uno spazio dove sarà possibile accedere ad alcuni dei dati della nostra amata PA.
Da oggi conoscere il bilancio del Comune di Faenza o conoscere quante auto blu ci sono non sarà più un segreto, ciò contribuirà ad aumentare la trasparenza e anche a sviluppare nuove applicazioni che partendo da questi dati potranno produrre ulteriori servizi per i cittadini.
Ho sentito alcuni amici per capire cosa ne pensavano.
Nicola De Carne – Ad di Winext: “Gli Open Data penso siano una risorsa fondamentale per lo sviluppo del semantic web e quindi di sistemi in grado di presentare scenari informativi completi attraverso l’aggregazione di diverse fonti disponibili. Ovviamente questo acquisisce maggior significato quando si parla di dati della PA che dovrebbero essere obbligatoriamente aperti e disponibili. Non ha alcun senso che le PA usino soldi pubblici per pagare sistemi informativi chiusi magari coperti anche da brevetti di società estere che quindi impediranno obbligatoriamente l’accesso non solo ai dati, ma anche ai sorgenti.“
Peter W. Kruger – CEO di eZecute: “Credo nella serietà di chi ha lavorato per questa iniziativa. E’ chiaro, tuttavia, che, aldilà dell’impegno e delle competenze delle persone direttamente coinvolte, o della consapevolezza di qualche ministro, sarà cruciale capire che sostegno verrà dato da tutte le istituzioni dello Stato. Qui, inutile dirlo, bisognerà attendersi non poche resistenze. Speriamo davvero che, nello spirito dell’open gov, i comportamenti virtuosi siano di stimolo per abbattere le resistenze all’apertura e all’innovazione. Inoltre, dobbiamo essere anche consapevoli che il nuovo portale rappresenta solo un primo passo nella lunga strada che ci porta ad un miglioramento della qualità dell’offerta dei servizi della PA. Personalmente, ad esempio, ritengo che, oltre all’open gov, si debba anche andare sostanzialmente nella direzione di realizzare una forte semplificazione per gli utenti, ad esempio con la realizzazione di un one-stop-shop della PA, un luogo dove cittadini e imprese possano accedere in maniera efficiente e coerente all’intero parco di servizi offerti dallo stato. Da questo punto di vista, mi auguro veramente che dati.gov.it diventi il primo passo in tale direzione, e non la realizzazione dell’ennesima iniziativa pubblica che si aggiunga alle troppe già esistenti.”
Stefano Mainetti – Digital Innovation Area Director Fondazione Politecnico di Milano: “Il nuovo portale Dati.gov.it, è un’iniziativa molto interessante. Al momento è costituito da un insieme di link a risorse già disponibili e contiene dati offerte dalle PA dell’Emilia Romagna e del Comune di Firenze e della Regione Piemonte.
Il primo passo nella giusta direzione è fatto. Ora la sfida è renderlo un’opera organica e completa. È interessante ed un passo nella giusta direzione; ora la sfida è credere nel progetto e farlo diventare organico. Sarebbe bello venisse usato anche come strumento di valutazione della virtuosità delle PA che mettono i dati valutando quantità, qualità e completezza degli stessi.”
Come sempre si può fare di meglio, ma l’importante è partire e costruire step by step, dando al nostro amato Paese la possibilità di emergere nel settore dell’innovazione tecnologica.