Protesi e impianti, dalla Svezia il gel che incolla ossa e denti

Pubblicata sulla rivista Advanced Materials l’invenzione di un nuovissimo gel che dovrebbe garantire una saldatura a lungo termine per fratture ossee e migliorare la tenuta dei denti artificiali
La scoperta del nuovo materiale è merito del lavoro di un gruppo coordinato dall’università svedese di Uppsala e del quale fa parte l’italiana Giovanna Fragneto, dell’Istituto di ricerche neutroniche Laue-Langevin (ILL) a Grenoble.

Si tratta di una sostanza che contiene una proteina in grado di stimolare la crescita dell’osso su un impianto e di ridurre le probabilità di rigetto delle protesi in titanio. E’ proprio il problema dell’integrazione delle protesi ortopediche e dentali nel tessuto osseo adiacente il principale scoglio da superare negli interventi di implantologia: le nuove protesi dovrebbero durare molti anni, ma il successo dell’intervento è spesso inficiato dal rigetto del materiale.

Il segreto in una proteina

Ma quale miracolosa sostanza è celata nel gel che incolla ossa e denti?

Si tratta di una proteina, chiamata BMP-2, che ha la capacità di legarsi molto bene con le protesi in titanio: sono sufficienti strati sottilissimi di gel (pochi milionesimi di millimetro), per garantire una saldatura perfetta. Gli studiosi hanno anche dimostrato che la proteina è stabile in acqua e si può rilasciarne uno strato progressivamente e in modo controllato, aggiungendo soluzioni contenenti calcio.

La tecnica definita “scattering di neutroni” è stata quindi utilizzata per controllare la quantità di proteina rilasciata sulla superficie ossea, mediante l’interazione di un fascio di neutroni sulla materia in analisi.

Questa tecnica – sottolinea Fragneto –  ”è sempre più rilevante per ottimizzare i biomateriali e studiare sistemi che riguardano la salute”.

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Il gel, la cui sperimentazione è stata finora limitata sui conigli, è in attesa di essere testato anche sugli umani.