PRISM: ecco le prime conseguenze dall’Europa

Il Parlamento Europeo ha abrogato due trattati che legavano gli scambi di informazione dei passeggeri internazionali. Non è vincolante ma potrebbe diventarlo presto

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Il Terrorist Finance Tracking Program (TFTP) e il Passenger Name Records (PNR) non lega più gli Stati Uniti e l’Europa. A sentenziarlo sono i 483 votanti favorevoli del Parlamento Europeo (98 i contrari e 65 gli astenuti) che si sono così espressi sull’abrograzione dei due trattati. La soluzione, temporanea, arriva come procedura cauzionale nei confronti dell’operato di spionaggio degli Stati Uniti, ai quali l’Unione Europea ha chiesto formalmente di spiegare in che modo avviene la sorveglianza. La votazione di ieri ha prodotto una sentenza non è vincolante, ovvero nel momento in cui gli USA si decideranno a fare luce sui meccanismi di tracciamento dei cittadini e istituzioni europee, i trattati potranno riprendere.

Niente informazioni personali, almeno per adesso

Il voto ha mostrato l’alto grado di delusione all’interno dell’assemblea riunita a Strasburgo. Non a caso erano arrivate anche proposte più dure, come quella di sospendere i negoziati di libero scambio tra UE e USA, respinte quasi subito. L’accordo commerciale sarà negoziato ma solo dalla Commissione Europea per conto del blocco dei 28 paesi aderenti. Il Parlamento continentale potrà porre il veto sull’accordo finale dandogli il giusto peso nei colloqui. La Commissione europea ha chiesto agli Stati Uniti di rivelare la quantità di dati ai quali ha accesso tramite PRISM e per quale scopo. Per agevolare le trattative, il Parlamento ha costitutito un gruppo di esperti che dovranno affrontare la questione e produrre relazioni periodiche.

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