In occasione del 159° anniversario della fondazione del Corpo, la Polizia delle Frontiere presenta il SIF, sistema biometrico contro i documenti e le identità false realizzato da CSC
Tra le novità tecnologiche in dotazione alla Polizia italiana in mostra giovedì in piazza del Popolo, durante la festa per il 159° anniversario della fondazione del Corpo, ci sarà anche il SIF – Sistema Informativo Frontiere, commissionato dal Ministero dell’Interno alla multinazionale americana CSC, leader internazionale nella fornitura di soluzioni e servizi IT innovativi, da tempo partner di riferimento del Ministero della Difesa americano.
Si tratta di un sistema di riconoscimento biometrico e di controllo dei documenti nelle frontiere italiane che verrà mostrato durante la cerimonia alle più alte cariche dello Stato. Ormai a regime nei principali porti e aeroporti della penisola, tra cui Fiumicino e Malpensa, la soluzione – che permette di verificare con sicurezza l’autenticità dei documenti e la titolarità dei portatori, e se questi possano circolare in Italia – è ora pronta per essere distribuita in modo massivo in tutti i punti di frontiera, pur con un costante aggiornamento che le consente di utilizzare sempre le migliori tecnologie disponibili.
Fiore all’occhiello della Direzione Centrale dell’Immigrazione e della Polizia delle Frontiere, che ne spiegherà l’utilizzo attraverso apposite simulazioni, la soluzione adottata dall’Italia spicca fra i sistemi di controllo presenti negli altri Paesi dell’area Schengen. Attraverso uno scanner ottico di piccole dimensioni che utilizza raggi infrarossi, ultravioletti e luce visibile, collegato a un pc, il SIF permette all’operatore di confrontare i componenti di sicurezza invisibili a occhio nudo presenti sul passaporto elettronico ed ordinario, sul permesso di soggiorno o sui visti Schengen con i corrispondenti dati e codici presenti sul sistema informativo centrale della polizia delle frontiere e della polizia scientifica.
Nel caso specifico del nuovo passaporto elettronico, il SIF è in grado di estrarre l’immagine del volto sia dal chip che dalla parte cartacea del documento, proponendo all’operatore una finestra da dove è poi possibile effettuare un controllo visivo. Questa nuova funzionalità ha già consentito di identificare un certo numero di sostituzioni di persona. In presenza di un permesso di soggiorno, viene effettuata una verifica di identità del portatore anche attraverso un dispositivo di controllo biometrico certificato dall’FBI. L’informazione biometrica contenuta nel chip viene poi confrontata con quella acquisita dal lettore al passaggio del viaggiatore in frontiera.
In ultimo, grazie al collegamento con i database del Ministero dell’Interno, l’operatore è informato immediatamente sul fatto che il possessore del documento possa circolare liberamente in Italia e negli altri paesi dell’area Schengen e se ha o ha avuto pendenze con la giustizia. Il SIF consente, inoltre, di effettuare analisi statistiche utili per il monitoraggio di tutti i transiti in frontiera.