Non potrebbe andare meglio. Windows 7 restituisce a Microsoft l’entusiasmo dei tempi migliori.
Trascinato dalle vendite consumer il sistema operativo riscatta il mancato successo di Vista e, in prospettiva, vede buone opportunità di crescita anche nel segmento aziendale, considerato che il volume di licenze Microsoft nel mercato business è aumentato del 15%.
Nel terzo trimestre fiscale, terminato il 31 marzo, il fatturato generato da Windows, è cresciuto del 28% rispetto allo stesso periodo del precedente esercizio finanziario.
Si stima che circa il 10% dei Pc a livello mondiale utilizzino Windows 7. E’ il miglior risultato in termini di velocità di penetrazione di un nuovo sistema operativo, affermano in Microsoft.
La ripresa dell’economia a livello mondiale, soprattutto nei paesi extraeuropei, rilancia i consumi. Nel primo trimestre, dati Idc, il mercato Pc è cresciuto del 24%, anno su anno.
E Microsoft è nella posizione di monetizzare la positiva dinamica di crescita, grazie all’implicita esclusività tecnologica di cui gode nel mercato personal. Seven o non Seven, i profitti di Microsoft nel settore Pc, sono direttamente proporzionali al numero di computer venduti globalmente around the world.
Il valore complessivo di fatturato nell’ultimo trimestre si è chiuso con un + 6% per un valore equivalente a 14,5 miliardi di dollari. Un risultato positivo, ma non esaltante.
Al di là del positivo andamento di Seven, gli investimenti che riguardano le altre aree tecnologiche di Microsoft non sono ancora pienamente decollate. Seven è il motore che in questo momento più di altri riesce a cogliere i segnali di ripresa.
Il lancio di Office 2010, previsto per giugno, può rivelarsi un punto di partenza per rilanciare un rinnovato flusso di fatturato.
Eppure, il successo di Seven, pur garantendo a Microsoft una certezza di profittabilità, appare nello stesso tempo come un segno di debolezza se non viene coniugato con risultati altrettanto positivi sul fronte dell’offerta in nuove aree tecnologiche dove il livello di competitività con cui si deve confrontare l’azienda di Ballmer è ben diverso da quello, pressoché inesistente, in area Pc.
Il sentimento del mercato nei confronti di Microsoft, è comunque positivo, non è certo mai stato considerato un gigante dai piedi di argilla. Le fondamenta sono solide: anno su anno il valore dell’azione è passato da 18 a 31 dollari.