Microsoft concede agli utenti un’estensione dei diritti di downgrade a Windows Xp.
Significa che i clienti che acquistano nuovi PC basati su Windows 7 Professional hanno il diritto a effettuare il downgrade a XP. Nonostante l’azienda avesse pianificato una cessazione della politica di downgrade a XP in concomitanza con il rilascio del Service Pack 1 di Windows 7, avvenuta lo scorso 12 luglio, la pressione esercitata dagli utenti ha fatto sì che il provvedimento venisse ulteriormente posticipato.
Decisione coerente con una situazione di mercato che vede ancora XP installato presso più del 70% dei clienti enterprise di Microsoft.
La possibilità di avvalersi del downgrade right permette così a qualsiasi organizzazione che intenda acquisire nuovi personal computer di introdurli in azienda come sistemi XP, un comportamento che si rivela utile in tutte quelle realtà in cui non si è ancora attuata la migrazione a Windows 7, dove la convivenza di un ambiente ibrido XP/7 si rivelerebbe difficile da gestire.
In definitiva i clienti hanno chiesto a Microsoft di lasciare loro più tempo per compiere la migrazione a Seven e lasciare aperta l’opzione di downgrade a XP. La stessa opzione è estesa a Vista.
La cessazione dei diritti di downgrade a XP era già stata ventilata nel 2008, un anno dopo l’introduzione di Vista, e successivamente reiterata, ma evidentemente, l’insuccesso di Vista prima e i lunghi tempo che si prospettano per la migrazione a XP, obbligano Microsoft a impostare una politica del tutto diversa.
La possibilità di downgrade a XP sarà possibile fino a quando sarà in vita Seven, afferma Microsoft. Considerato che il supporto al quasi decennale sistema operativo Microsoft sarà garantito fino al 2014 è però ipotizzabile che la sostituzione e upgrade a Windows 7 in ambiente enterprise si realizzerà compiutamente nei prossimi cinque anni, quando XP compirà quindici anni e Seven ne compirà 6.