Microsoft e Polizia Postale e delle Comunicazioni contro gli abusi online sui minori con PhotoDNA

La tecnologia di comparazione delle immagini PhotoDNA permette alle forze dell’ordine di identificare le vittime e prestare loro assistenza più rapidamente

Una innovativa tecnologia che permette alle forze dell’ordine di combattere lo sfruttamento sessuale dei minori identificando e prestando soccorso alla vittime in tempi sempre più rapidi: questa la promessa di PhotoDNA, il nuovo strumento ideato a livello mondiale da Microsoft e NetClean.

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PhotoDNA è una tecnologia di corrispondenza delle immagini, sviluppata da Microsoft Research in collaborazione con il Dartmouth College, in grado di creare una firma univoca per un’immagine digitale, alla stregua di un’impronta digitale, che può essere confrontata con le firme di altre immagini al fine di trovare copie dell’immagine specifica. I provider di servizi online, quali Microsoft, utilizzano attualmente PhotoDNA per ricercare, segnalare ed eliminare alcune delle peggiori immagini conosciute di pedopornografia online.

PhotoDNA, disponibile gratuitamente per le forze dell’ordine, e’ oggi integrato nel programma CETS (Child Exploitation Tracking System), lo strumento donato da Microsoft alla Polizia Postale e delle Comunicazioni per consentire a quest’ultima di tracciare eventuali tentativi di pedopornografia online, indagando con efficacia sugli individui e sui siti Internet sospetti. Questa nuova applicazione rappresenta l’avanguardia della collaborazione tra le forze di polizia ed il mondo delle industrie, e sottolinea ancora una volta l’impegno di Microsoft nella ricerca di sicurezza per il mondo di Internet.

“Microsoft è da sempre impegnata in iniziative volte a rendere la Rete un luogo sicuro. La nostra azienda sente infatti la responsabilità di garantire soluzioni sicure e, grazie allo sviluppo di questa tecnologia innovativa, dispone di una nuova opportunità per aiutare le forze dell’ordine a contrastare uno dei crimini più odiosi che esistano, la pedopornografia. Le forze dell’ordine svolgono quotidianamente un lavoro straordinario per combattere lo sfruttamento dei minori e noi siamo orgogliosi di contribuire oggi con un nuovo strumento gratuito, PhotoDNA”, ha dichiarato Pietro Scott Jovane, AD e Presidente Microsoft Italia. “Siamo lieti di poter mettere a disposizione di una causa importante come la lotta alla pedofilia una tecnologia nata inizialmente per una maggiore sicurezza dei provider online”.

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Pedopornografia online: un problema crescente

Prima di Internet, la ricerca e la condivisione di immagini pedopornografiche e di violenza sui minori erano relativamente difficili poiché i pedofili, per promuovere gli abusi, dovevano necessariamente creare rapporti tra loro. Era un mondo di scambi fisici, in cui i pedofili dovevano incontrarsi in un ambiente reale e in qualche modo scoprire un’affinità reciproca per lo sfruttamento sessuale dei bambini. Per innumerevoli aspetti, Internet ha rappresentato un progresso notevole, ma la maggiore possibilità di connessione tra le persone ha provocato anche la rapida crescita del problema della pedopornografia.

Ad oggi sono milioni, infatti, le immagini pedopornografiche online che hanno come soggetto i minori. Nonostante le forze dell’ordine nel mondo lavorino con impegno per combattere lo sfruttamento minorile e la diffusione della pedopornografia online, gli investigatori devono affrontare quantità enormi di dati con risorse limitate.

“La lotta agli abusi sui minori e l’impegno per la sicurezza in Rete sono i nostri obiettivi primari in un ambiente in cui le insidie possono essere numerose. La nostra attenzione è costantemente alta e grazie alla disponibilità di PhotoDNA, da oggi disponiamo di un nuovo strumento per condurre le nostre indagini in maniera ancora più efficace” – ha dichiarato Antonio Apruzzese, Direttore della Polizia Postale e delle Comunicazioni. “la collaborazione con Microsoft, che dal 2006 ad oggi ha già prodotto ottimi risultati, garantirà ancora ulteriori traguardi nella lotta contro la pedofilia. Grazie anche al sistema CETS – conclude Apruzzese – sono state coordinate oltre 10.000 indagini con i seguenti risultati investigativi:

Persone arrestate 422

Persone denunciate 7584

Perquisizioni 6548

Siti web attestati e oscurati in Italia 179

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Siti pedopornografici inseriti nella black list 1086

Siti web monitorati 361787”.

Innovazione tecnologica a supporto delle forze dell’ordine

PhotoDNA nasce come strumento destinato ai provider di servizi online, ma sin dalla sua introduzione nel dicembre 2009 le forze dell’ordine hanno espresso globalmente un profondo interesse nell’uso potenziale della tecnologia PhotoDNA per le indagini sullo sfruttamento dei minori.

Basandosi su tale esplicita esigenza, Microsoft e NetClean hanno collaborato per mettere PhotoDNA a disposizione delle forze dell’ordine nel mondo atraverso l’ausilio di strumenti che molti organizzazioni possono già utilizzare.

La forza di PhotoDNA è data dall’aver identificato l’obiettivo primario dei cyber investigatori, che hanno ora a disposizione uno strumento tecnologicamente avanzato per l’analisi delle immagini pedopornografiche in grado di facilitare l’identificazione delle piccole vittime di abusi sessuali.

Il valore aggiunto di PhotoDNA è anche quello di consentire alla tecnologia di svolgere il ruolo di mediazione operativa tra le strutture di Polizia che in tutto il mondo combattono la pedofilia.

La Polizia Postale potrà ora utilizzare PhotoDNA per:

• Creare un collegamento tra le segnalazioni dei servizi online e le indagini delle forze dell’ordine per accelerare l’identificazione delle vittime in modo che sia possibile prestare loro assistenza e consegnare alla giustizia i responsabili degli abusi;

• Analizzare più rapidamente l’enorme numero di immagini sequestrate in modo che gli investigatori siano in grado di gestire un numero superiore di casi.

Nello specifico, la tecnologia PhotoDNA sarà disponibile gratuitamente alle forze dell’ordine tramite gli strumenti seguenti:

· Sistema Child Exploitation Tracking System (CETS): PhotoDNA è integrata in CETS, un sistema di tracciamento contro la pedopornografia messo a disposizione da Microsoft alle forze dell’ordine a livello mondiale, che consente di eliminare la duplicazione, aumentando in tal modo l’efficienza nel proseguimento delle attività investigative nonché nella raccolta delle prove e nella preparazione dei casi contro i soggetti sospetti di pedopornografia. Il sistema CETS viene attualmente utilizzato dalle forze di polizia in Australia, Brasile, Belgio, Canada, Italia, Regno Unito e Stati Uniti.

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· Licenze dirette: Alcuni organismi investigativi con le competenze tecniche e le risorse necessarie per gestire in modo autonomo l’integrazione del codice sorgente di PhotoDNA possono ottenere direttamente la licenza per utilizzare PhotoDNA nelle indagini sullo sfruttamento sessuale dei minori.