Secondo l’ultimo rapporto di Symantec, Roma è la quinta città al mondo per numero di Pc infetti. L’Italia al terzo posto per attività malevole in Europa
L’Italia è medaglia di bronzo. Ma purtroppo non c’è di che vantarsi…il terzo posto guadagnato dal Bel Paese è, infatti, tutt’altro che invidiabile: l’Italia si piazza sul gradino più basso del podio nella classifica del malware.
E’ quanto emerge dall’Internet Security Threat Report di Symantec che vede il nostro Paese collocarsi al terzo posto (guadagnando tre posizioni rispetto al rapporto precedente) in Europa per attività malevole e al secondo per presenza di bot.
In particolare lo Stivale genera il 3% di tutto lo spam mondiale e il 5% di quello delle regioni Emea; il nostro Paese ospita inoltre il 4% degli host compromessi che inviano spam a livello mondiale e si colloca all’ottavo posto per numero di URL utilizzate per attacchi di phishing. Da sottolineare anche che molti attacchi di cui restano vittime gli italiani provengono da altri connazionali: il 29%, infatti, ha origine nel nostro Paese.
Ma non è tutto. La nostra bella capitale si piazza, infatti, al quinto posto a livello mondiale per numero di Pc “zombie”, i computer infettati da un codice malevolo e controllati in remoto dai cyber criminali per sferrare attacchi informatici. Oltre ad aggiudicarsi il 65% dei bot italiani.
Oltre a Roma, nella classifica figurano anche Milano (al 25esimo posto a livello globale) e Cagliari (al 75esimo).
Per quanto riguarda i canali utilizzati dai cyber criminali, il preferito (che ha registrato una crescita del 93%) rimane quello dei social network dove una delle principali tecniche di attacco riguarda l’utilizzo di URL abbreviati. Non si fermano poi gli attacchi diretti ai dispositivi mobili e la diffusione dei furti d’identità.