La riforma delle telecomunicazioni proposta dal Commissario Neelie Kroes è osteggiata dai provider e da alcuni membri della stessa Ue
L’11 settembre sarà presentato al Parlamento europeo il nuovo pacchetto di riforme delle telecomunicazioni ideato dal Commissario Neelie Kroes. Molte proposte in esso contenute come le iniziative per l’eliminazione della net neutrality, attraverso anche l’abbassamento dei costi di connessione alla banda larga, o l’eliminazione dei costi di roaming incontrano però l’opposizione degli operatori e di alcuni membri della Commissione Ue.
Già svanito il sogno di un mercato digitale unico?
Per gli operatori di Tlc le misure proposte per eliminare la net neutrality tendono “a favorire i grandi gruppi di potere e a relegare cittadini e new entrant in un internet di ‘seconda categoria’ a scapito della concorrenza e dell’innovazione”.
La Kroes non dovrà vedersela solo con le aziende ma anche con alcuni suoi colleghi come i commissari per il Commercio, Affari Economici, Giustizia, Concorrenza e Affari interni. Queste figure ritengono che la riforma così come è stata scritta può servire solo come linea guida per lo sviluppo del mercato europeo e quindi spingono affinché non sia vincolante.