Perché Spotify ha comprato Echo Nest

Oramai le acquisizioni non fanno più notizia ma alcune sono più indicative di altre su progetti futuri. Echo Nest è tra queste

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Come è possibile migliorare un servizio di musica streaming che vanta già migliaia di iscritti? La risposta più semplice è: personalizzandolo maggiormente, ovvero avvicinarlo sempre di più ai gusti e le passioni degli ascoltatori, fino a farlo diventare un compagno musicale come non si è mai visto. Per raggiungere questo obiettivo, Spotify ha acquisito The Echo Nest, software house che lavora nel campo della musica online già da un po’ e in grado di “cucire” addosso agli utenti una playlist personalizzata.

Dimmi chi sei ti dirò cosa ascolti

L’obiettivo di Spotify sarebbe quello di incentivare l’utilizzo della piattaforma come strumento preferito con cui ascoltare musica, in streaming e in locale, sia su desktop che in mobilità. In questo senso l’aiuto di The Echo Nest è fondamentale: lavorando su una maggiore precisazione di suggerimenti per canzoni e playlist, gli utenti saranno ancora più invogliati nell’utilizzare il servizio, espandendo di fatto il business dell’azienda. “Vogliamo che la gente ascolti piu’ musica e siamo concentrati al massimo sull’intento di realizzare un’interfaccia più funzionale, cominciando con il coinvolgere la migliore piattaforma di intelligence musicale presente sul mercato” – ha commentato Daniel Ek, fondatore e CEO di Spotify.

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