Quando nell’ormai lontano 2009 Larry Ellison, padre e padrone di Oracle, decise di acquisire Sun Microsystems, la scelta non era stata sicuramente determinata dai margini, ormai contenuti, che potevano essere ricavati affiancando alla soluzione software leader di mercato nell’ambito dei database anche la vendita di sistemi hardware.
L’obiettivo, che allora aveva dichiarato Ellison, era quello di offrire una soluzione completa e ottimizzata, basata su architetture specificamente progettate e testate, in grado di offrire i massimi livelli di prestazioni e disponibilità.
Software nel silicio
“Da allora sono stati compiuti grandi sforzi e investimenti – ha spiegato Mario Derba, sales vice president systems per il South Europe di Oracle – per integrare in un’unica soluzione tutte le componenti, che comprendono sistemi di produzione, server e storage, sistemi operativi, virtualizzazione, database, middleware e applicazioni Oracle”.
La presentazione fatta da Derba è servita per fare il punto sulla strategia di Oracle nell’area server e storage, con una focalizzazione particolare sui sistemi ingegnerizzati e che la società definisce come “software in silicio”, contestualizzandola rispetto anche ai risultati conseguiti in Italia.
L’incontro è stato inoltre l’occasione per presentare ufficialmente Emanuele Ratti, quale nuovo country leader systems di Oracle Italia.
“La nostra ampia offerta di sistemi ingegnerizzati – ha sottolineato Ratti – ha ricevuto importanti riscontri anche dal mercato italiano. Gli oltre 200 sistemi già installati consentono ai nostri clienti di risparmiare sui costi, di ridurre i rischi di integrazione e di migliorare la produttività degli utenti. Progettati per offrire flessibilità, possono essere implementati come soluzioni complete oppure facilmente adattati ad ambienti già esistenti”.
Tendenze del mercato
Come indicato anche recentemente nei dati forniti da Assinform, in anteprima al suo rapporto annuale, è innegabile che il mercato IT italiano sia in generale contrazione, ma in particolare risulta in crisi proprio il segmento dei sistemi hardware di fascia alta. Oracle registra invece dati in controtendenza, specialmente proprio nell’area dei sistemi ingegnerizzati.
“Nel nostro terzo trimestre dell’anno fiscale 2014 – ha dichiarato Derba – abbiamo registrato a livello mondiale una crescita nelle vendite degli engineered systems, fra cui Exadata e SPARC SuperClusters, pari al 30%. Guardando ai numeri assoluti, sul piano globale è già stato raggiunto il traguardo delle 10.000 unità vendute e l’Italia, con tre anni consecutivi di crescita, è certamente ben posizionata, classificandosi nell’anno fiscale 2013 ai vertici dell’area EMEA e seguendo solo gli USA come numero di unità installate”.
Big data e Oracle Systems
Sono gli SMAC, acronimo di social, mobility, analytics e cloud, a influire oggi profondamente sulle infrastrutture dei data center aziendali e a stimolare l’esigenza di gestire i big data.
“L’esplosione di dati, provenienti da un numero sempre maggiore di fonti, e le performance richieste ai sistemi, per rendere accessibili le informazioni in tempo reale su un crescente numero di dispositivi mobili – ha evidenziato Ratti in conclusione – rappresentano infatti le sfide tecnologiche che anche UBI Banca, come numerose altre organizzazioni, si trovava ad affrontare. La conseguente necessità di una trasformazione radicale nelle modalità di rapporto con gli utenti ha portato questo primario istituto di credito a intervenire sui propri ambienti IT. Per realizzare l’obiettivo sono stati scelti i sistemi ingegnerizzati Oracle”.