Velocità e condivisione “tra pari” sono le parole chiave del paradigma di comunicazione P2P (peer to peer). Come sfruttarlo e regolamentarlo in nuove applicazioni e infrastrutture tecnologiche per ridurre il “digital divide” tra i cittadini: se ne parla nella conferenza internazionale IEEE, promossa da lunedì a Trento dal Dipartimento di Ingegneria e scienza dell’informazione. Lo Cigno: “Trento scelta come sede per la sua credibilità e reputazione scientifica”
Scambiare contenuti coperti da diritto d’autore, soprattutto musica e film: del paradigma di comunicazione “P2P – peer to peer” conosciamo il risvolto finale, la praticità e la velocità di condivisione. E continua a coinvolgere il vasto pubblico di Internet anche il dibattito sui confini della legalità fra chi vorrebbe rimuovere gli ostacoli del copyright e scambiare liberamente e chi vorrebbe invece limitare o bandire questa possibilità. Ma le potenzialità del peer to peer per lo sviluppo di applicazioni tecnologiche di avanguardia vanno be al di là di questi aspetti. Lo sanno bene gli oltre 70 informatici e studiosi da tutto il mondo che da lunedì saranno a Trento per partecipare alla conferenza internazionale, promossa dalla Communication Society dell’IEEE (International Electric and Electronic Engineers) e organizzata in collaborazione con il Dipartimento di Ingegneria e
Scienza dell’Informazione dell’Università di Trento. «A differenza dei sistemi di calcolo e di comunicazione che prevedono l’erogazione di un servizio al cliente, la comunicazione peer to peer tra utenti ha infatti il vantaggio di mettere al centro dei processi di evoluzione di servizi le necessità del cittadino – commenta Renato Lo Cigno, responsabile scientifico del convegno nonché delegato di Ateneo per i servizi e le tecnologie informatiche.
Identificare questi sistemi dalle grandi potenzialità, magari per bandirli, con il loro uso illegittimo sarebbe come mettere fuori legge le automobili perché esistono i pirati della strada. La comunità scientifica che si occupa dei sistemi P2P è centrale in molte aree ormai note anche all’opinione pubblica, come le “cloud” e le CDN (Content Distribution Networks) che rappresentano l’ossatura per la costruzione dell’Internet del futuro. I servizi peer to peer consentono di ridurre il cosiddetto “digital divide” che ancora persiste nelle nostre comunità e in varie parti del mondo. Un passo verso quello che per la Comunità Europea è uno degli obiettivi fondamentali, ribaditi anche dal programma quadro “Horizon 2020”: usare la tecnologia al servizio del cittadino».
La conferenza P2P 2013, giunta ormai alla sua tredicesima edizione, si terrà da lunedì 9 a mercoledì 11 settembre nelle aule del Dipartimento di Sociologia e Ricerca sociale a Trento (via Verdi 26). La conferenza approda per la prima volta in Italia, dopo aver visitato numerosi Paesi europei, ma anche Stati Uniti e Giappone. In programma numerose presentazioni scientifiche, ma anche di dimostrazione di prototipi di prodotti. «La scelta di IEE di collocare a Trento questo importante convegno – precisa Lo Cigno – è un’ulteriore conferma della credibilità e rilevanza internazionale raggiunta dal Trentino, anche in aree come le reti di telecomunicazione che sono uno dei motori principali dello sviluppo economico moderno».
Tratto da u-tools.it – Strumenti per universitari