Passepartout: 25 anni di imprese

Anche in un anno particolarmente difficile, Passepartout riesce a uscire a testa alta festeggiando il suo venticinquesimo compleanno. Il modello undercloud ha dato i propri frutti. La prossima sfida: i commercialisti

E’ nella splendida cornice del Kursaal di San Marino che ha inizio l’evento che raccoglie circa 350 persone. L’aria che si respira nonostante l’inclemenza del clima è di attesa, di preoccupazione, di speranza. Il titolo dell’evento “Passwor[l]d 2014 festeggia 25 anni di imprese” può essere letto in tanti modi.

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Ad aprire l’evento non poteva che essere Stefano Franceschini, presidente di Passepartout e fondatore storico. Un’azienda nata da lui con poche persone, tre delle quali ancora presenti in azienda e che saliranno sul palco; un software nato da una sua idea e che si evoluto nel tempo, adeguandosi continuamente e cercando di stare al passo con i tempi. La sua ultima evoluzione è stata quella del cloud, annunciata lo scorso anno e che sta dando buoni risultati. Un software sviluppato per la maggior parte in linguaggio C, un pezzo unico le cui componenti si attivano attraverso chiavi e che lo porta a essere particolarmente efficiente e leggero, tanto da rendere quasi naturale il passaggio alla versione cloud. Un software cresciuto senza acquisizioni di terze parti e pertanto privo della necessità di compromessi che caratterizza il far convivere parti sviluppate separatamente e da mani diverse.

La visione che ci prospetta è chiara, ma non certo incoraggiante, sebbene condivisibile: «Dobbiamo rassegnarci a navigare a vista; la crisi non è ancora superata». Ma non per questo viene meno l’entusiasmo che ha sempre caratterizzato i suoi interventi «Puntare sui commercialisti», è la sfida che lancia alla platea: «Si tratta del settore che meglio si presta al cloud». Poi la presa di coscienza di un problema: «Attenzione ai gestionali gratuiti»; e la relativa risposta, una versione lite, scaricabile direttamente da Internet, seguendo un modello sempre più diffuso.

E’ quindi il momento di vagliare le nuove innovazioni del prodotto. A salire sul palco diverse figure che illustrano alla platea le ultime evoluzioni. Da un’interfaccia grafica nuova, caratterizzata da un incremento delle funzionalità del prodotto alla versione a 64 bit, non sicuramente mera ricompilazione della precedente. Grande attenzione anche ai dispositivi mobili, con l’ottimizzazione per le versioni Apple e Android. Illustrata la nuova interfaccia di Mexal. Nuovo tool MyDB in versione beta in grado di aggiungere dati e anagrafiche senza conoscere nulla di programmazione. E per esaltare le capacità del nuovo tool, il rilascio di un CRM, interamente sviluppato grazie a esso, pensato per le campagne di marketing, opportunità commerciali e attività di prevendita.

Presentati inoltre i nuovi progetti MDO e Franchising 2.0 dedicati al mondo Passepartout Retail, il gestionale per la vendita al dettaglio.

La parola è passata quindi a Barbara Reffi, amministratore delegato dell’azienda, la quale, dopo la tradizionale premiazione, ha ribadito importanza e novità dei prodotti HO.RE.CA, dei quali è sempre stata la maggiore sponsor all’interno dell’azienda. A terminare la giornata è stato Corrado Rossi, direttore commerciale, il quale ha focalizzato il proprio intervento sulle politiche commerciali e CRM.

Dopo una serata di festeggiamenti, il mattino dopo sono iniziate le sessioni specifiche mente i giornalisti hanno potuto porre le loro domande in un incontro privato a Stefano Francescini, Barbara Reffi e Corrado Rossi. In un anno in cui, come purtroppo tutti sappiamo, molte imprese sono state costrette a chiudere i battenti, fenomeno che inevitabilmente ha coinvolto anche alcuni utenti Passepartout, il bilancio dei clienti ha segnato un 2% di aumento. Tradotto in un forte aumento delle vendite che ha superato l’inevitabile fenomeno delle disdette. Il modello undercloud (anche le versioni locali in realtà lavorano in modalità cloud permettendo una migrazione pressoché immediata) ha dato almeno i risultati sperati.

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