Pagamenti NFC: con Mediolanum si può

A Milano 60 tester hanno vissuto per un’intera giornata senza portafoglio, carte di credito e bancomat, muniti solo di uno smartphone con NFC. Ecco come è andata

TI PIACE QUESTO ARTICOLO?

Iscriviti alla nostra newsletter per essere sempre aggiornato.

Arriverà un giorno, nemmeno tanto lontano, quando dimenticare il portafoglio a casa non sarà un problema. Basterà avere con sè il proprio smartphone con supporto alla tecnologia NFC per fare i nostri acquisti. Dopo aver associato il numero di cellulare ai conti dei principali istituti italiani, servirà solo appoggiare il device al POS abilitato, et voilà, il gioco è fatto.

La nuova era del Mobile Payment

In realtà la teoria la conosciamo da tempo. “E’ preistoria della tecnologia” – ci spiega Marco Zamperini, CIO di NTT DATA Italia e uno dei tester del progetto realizzato grazie alla Banca Mediolanum e a partner tecnici come Carta SI e Vodafone. I tempi sembrano maturi per una serie di accordi che permettono di realizzare davvero questa nuova tipologia di pagamenti in mobilità, in totale sicurezza ed autonomia. Paolo Battiston, Direttore Generale MasterCard Italia sale sul palco e con entusiasmo annuncia: “E’ un grande giorno per noi, finalmente possiamo presentare risultati concreti sulla sperimentazione dello shopping via NFC, una tecnologia per troppo tempo decantata ma poco sfruttata a livello pratico“.

 

I numeri della fase di test

60 tester in giro solo con un Samsung Galaxy S III abilitato ai pagamenti NFC con l’accoppiamento a un conto Carta Si. Più di 800 esperienze di pagamento con 600 transazioni andate a buon fine. Gli esercizi commerciali testati sono oltre 200 tra Milano, provincia, resto d’Italia ed estero. “Non è nulla di stupefacente – spiega Nicola Cordone, Vice Direttore Generale di SIAabbiamo preso una carta dotata di chip e trasferita su uno smartphone, solo che lo smartphone ha già i chip NFC adatti a farlo“. Il sistema funziona come il pagamento Paypass Offline di MasterCard, ovvero basta avvicinare la carta abilitata ai POS specifici, solo che la carta ora non serve più, basta lo smartphone.

Leggi anche:  L’AI al servizio dell’automazione in banca

I pro e i contro del nuovo sistema

Molti mi chiedono cosa succede se perdo il cellulare – afferma Gianluca De Cobelli, Vice Direttore Generale di CartaSi io rispondo Cosa succede se perdi il portafoglio? Nel secondo caso bisogna rivolgersi agli istituti delle carte che si hanno e bloccarli uno ad uno, nel caso dell’NFC basta bloccare il cellulare e tutti i servizi sono inutilizzabili”. In realtà su questo riserviamo qualche dubbio: il blocco del cellulare non è immediato e anche nel caso di disattivazione della sim, si può ancora accedere al terminale e svolgere funzioni tramite connessioni Wi-Fi.

Il futuro dietro l’angolo

Quello che riserva il futuro è quindi una maggiore integrazione tra le parti. “Siamo solo agli inizi – secondo Massimo Doris, AD e Direttore Generale di Banca Mediolanum – c’è soddisfazione per come i nostri partner abbiano accettato la sfida ma gli orizzonti sono ampi e le possibilità di collaborazione molto vaste”.