Oracle investe in e-commerce e compra Art Technology

Comprare a un prezzo che rappresenta quasi il 50% in più rispetto al valore dell’azienda. Accadeva nel passato, ai tempi della bolla finanziaria di Internet.

Sono passati 10 anni e il fenomeno si ripete, quanto meno è quanto accade alla fortunata Art Technology Group (ATG), l’azienda americana specializzata in piattaforme e soluzioni software per il commercio elettronico acquisita da Oracle per un miliardo di dollari: 6 dollari per azione, equivalente a un premio del 46% rispetto al valore ultimo di capitalizzazione.

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Se poi si pensa che il fatturato di ATG è di 50 milioni di dollari, la cifra pagata da Oracle testimonia della sopravvalutazione dell’operazione rispetto al valore reale di mercato. Ma evidentemente le ragioni che hanno spinto Oracle a investire e scommettere sulla tecnologia ATG sono serie e cariche di aspettative.

Integrare il software di commercio elettronico di quest’azienda all’interno delle soluzioni e applicazioni Oracle significa potere mettere a punto un sistema di vendita unificato e multicanale completo di tutti i requisiti accessori di Crm.

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Fondata nel 1991 ATG si è sempre focalizzata sul mercato retailer e la sua offerta si è evoluta nel tempo andando poi ad abbracciare la logica del commercio elettronico.

La piattaforma di cui dispone, ATG Commerce e i servizi associati, possono essere utilizzati sia attraverso il modello di licenza classico, sia in modalità software as a service, una prerogativa che inizia a essere interessante e vitale per molte delle applicazioni oggi offerte sul mercato.

Tra i suoi clienti Tommy Hilfiger, Louis Vuitton, AT&T, T-Mobile, Best Buy, Intuit, Vodafone, Continental Airlines, Zinio. In totale, sarebbero 1200 i clienti ATG presenti in tutto il mondo. Tra questi, non solo grandi nomi, ma piccole e medie aziende di ogni ordine e grado.

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