Un incontro a Londra con Mark Hurd, president del colosso fondato da Larry Ellison, per discutere gli annunci di Oracle OpenWorld 2012
E così anche Oracle ha completato la focalizzazione dell’intera offerta sul cloud. Dalle piattaforme alle application, passando per i servizi, tutto oramai è friubile in modalità “as a service”. Forse con un pizzico di ritardo su altri colossi dell’IT, ma sicuramente con una gamma di prodotti e soluzioni che è in grado di rispondere anche alle esigenze più sofisticate. E con uno slancio che traspare dalle parole con cui Mark Hurd, president della società, che in occasione di un tour europeo di metà ottobre ha incontrato la stampa a Londra. “Abbiamo appena chiuso il primo trimestre dell’anno fiscale 2013 con risultati più che buoni – ha esordito – per esempio riportando una crescita a due cifre nell’ambito software, e anche l’Europa sta andando bene. Non a caso, abbiamo ricominciato ad assumere persone, soprattutto nell’area del software e in quella del contatto con i clienti, e si tratta di assunzioni che riguardano anche l’area europea”. Ma altri traguardi sono stati raggiunti nel corso dell’anno fiscale 2012: “Abbiamo investito 4,5 miliardi di dollari in ricerca e sviluppo, contro i 3,3 dell’anno precedente – ha proseguito Hurd – e abbiamo impiegato 6 miliardi di dollari in acquisizioni, che vanno lette come una sorta di ‘R&D incrementale’ e che continueremo a effettuare, cogliendo tutte le opportunità di acquisizioni interessanti che si presenteranno in futuro”.
Simplify IT
Non è quindi per caso che Oracle è posizionata nella parte ‘Leader’ in ben 72 categorie ‘discrete’ dei Quadranti Magici che le più note società di analisi pubblicano regolarmente. E di sicuro i recenti annunci di fine settembre, durante l’evento annuale Oracle OpenWorld di San Francisco, contribuiranno a rafforzare queste posizioni. Tra tutti, spiccano la nuova versione del Database Oracle, la 12c, dove la “c” sta appunto per cloud, che però sarà disponibile nel corso del 2013, e il nuovo sistema Exadata, X3, che è ancora più veloce ed economico del precedente. Ma quello che soprattutto conta è che tutte le principali suite delle applicazioni Fusion di Oracle, tra cui le notissime suite Erp e Crm, saranno disponibili in modalità SaaS, Software as a Service. Il disegno strategico intrapreso da Oracle si riassume in una breve frase, che Mark Hurd ribadisce più volte nel corso dell’incontro di Londra: “Simplify IT”, semplificare l’IT e proprio tramite un’offerta completa declinata in chiave cloud. “Oggi Oracle dispone dello stack completo di tecnologie necessarie: applicazioni, middleware, database, sistemi operativi, macchine virtuali, server e storage – spiega Hurd – e permette alle aziende la scelta più completa in termini di modalità di utilizzo delle tecnologie, che siano on-premise oppure in cloud: pubblico, privato o ibrido. E la nostra offerta cloud è oggi la più completa sul mercato, visto che i clienti possono scegliere di avere tutto in modalità as a service: le business applications come SaaS, il database e il middleware come PaaS, le virtual machine e i sistemi operativi con l’hardware connesso sotto forma di Infrastructure as a Service”.
I nuovi servizi cloud
Tra gli altri annunci di OpenWorld 2012 ha spiccato anche l’ampliamento della gamma degli Oracle Cloud Services, che secondo la società stanno riscuotendo un ottimo consenso, con oltre 10.000 clienti e circa 25 milioni di utenti che utilizzano già questi servizi quotidianamente in tutto il mondo. I nuovi “magnifici sette” servizi cloud di casa Oracle sono: Financial Planning e Budgeting, che trae linfa da Hyperion Planning; Financial Reporting, per creare e distribuire rendiconti finanziari e report; Data and Insight Cloud Service, che raccoglie dati da fonti aziendali, social ed esterne per garantire l’aggiornamento continuo dei dati relativi a clienti, prospect e contatti; Social Sites, per realizzare siti perfetti in tempi rapidi e renderli disponibili al pubblico; Developer Cloud Service, che semplifica lo sviluppo collaborativo del software in un ambiente basato su standard che supporta l’intero ciclo; Storage Cloud Service, per gestire contenuti digitali nel cloud; e infine Messaging Cloud Service, che fornisce un’infrastruttura per la comunicazione di dati tra le applicazioni all’interno e all’esterno di Oracle Cloud tramite code di messaggi asincrone.