Red Hat, leader mondiale nella fornitura di soluzioni open source, ha annunciato che – nel tentativo di collaborare apertamente con i partner per favorire il futuro della virtualizzazione – ha reso disponibile il protocollo per i desktop virtuali hosted SPICE (Simple Protocol for Independent Computing Environment).
SPICE costituisce un componente chiave della soluzione Red Hat Enterprise Virtualization for Desktops attualmente in beta. Attraverso questo progetto, Red Hat collaborerà con i suoi partner e con la comunità open source per estendere lo sviluppo del protocollo e favorire l’adozione della virtualizzazione.
Componente proveniente dall’acquisizione di Qumranet avvenuta nel settembre 2008, SPICE è un protocollo di rendering remoto adattivo pensato appositamente per ambienti virtuali.
Grazie alla tecnologia di comunicazione moderna ad alte prestazioni, SPICE ha l’obiettivo di offrire all’utente un’esperienza simile a quella dei desktop fisici per applicazioni multimediali e VoIP ad alto utilizzo di banda.
“Rendendo questa tecnologia open source, consentiamo ai nostri partner e alla comunità di contribuire – insieme a noi – al futuro della virtualizzazione”, ha commentato Brian Stevens, CTO e vice president engineering di Red Hat.
“Il protocollo SPICE è progettato per ottimizzare le prestazioni adattandosi automaticamente all’ambiente grafico e di comunicazione in cui opera. In questo modo, i vendor dispongono di un’ottima opportunità per potenziare applicazioni specifiche.
‘Aprire’ le tecnologie è al centro del modello di sviluppo e di business di Red Hat e speriamo che l’ecosistema della virtualizzazione desktop sia ora in grado di crescere più rapidamente e fornire ancora più innovazione ai clienti”.
“Anche se rendere le tecnologie acquisite open source è logico per Red Hat, l’azienda supporta il rilascio del codice sorgente del protocollo SPICE con codice di implementazione aggiuntivo e componenti per il deployment client e server”, ha aggiunto Jay Lyman, enterprise software analyst in The 451 Group.
“Siamo ancora agli albori dell’adozione di tecnologia e standard virtual desktop, ma open source SPICE ha il potenziale di supportare ecosistema e sviluppatori e fungere da layer comune tra diverse opzioni VDI”.
“La disponibilità del protocollo SPICE open source rappresenta un passo importante verso l’interoperabilità per le eterogenee soluzioni di virtualizzazione del mercato”, ha dichiarato Daniel Frye, vice president Open Systems Development in IBM. “Siamo ansiosi di collaborare con Red Hat e la comunità open source per promuovere l’adozione della virtualizzazione”.
“Devon IT è all’avanguardia nel fornire multimedialità attraverso soluzioni thin client ed è un grande supporter dell’utilizzo del protocollo SPICE sui thin client”, ha concluso Joe Makoid, President Devon IT.
“L’open source apre la strada allo sviluppo di uno standard sulla base del quale Devon IT può aiutare i suoi clienti a realizzare soluzioni di valore. Siamo contenti di offrire la nostra leadership per facilitare l’integrazione di soluzioni open source negli ambienti clienti esistenti”.
SPICE è uno dei tre componenti tecnologici principali compresi in Red Hat Virtualization for Desktops, soluzione al momento in beta privata la cui disponibilità è prevista nel 2010.